Ucraina: Putin minaccia di conquistare Kiev in due settimane

Tensione in Ucraina. Vladimir Putin minaccia l'Europa di conquistarla in due settimane e rivela i suoi ambiziosi piani di riconquista. L'UE è divisa ma Lavrov smorza i toni

Ucraina: Putin minaccia di conquistare Kiev in due settimane

Non cessa di placarsi la tensione in Ucraina. Dopo l’ingresso dei giorni scorsi di una serie di camion russi, poi ritiratisi, che Putin dichiarava portassero aiuti umanitari, ora il presidente russo sembra svelare, in un discorso nell’est del paese, i suoi ambiziosi piani di riconquista degli ex satelliti sovietici. E nel frattempo mezzi armati invadono l’Ucraina dell’est per portare manforte ai ribelli separatisti filorussi.

Ma è una frase di Putin riferita dal presidente uscente della commissione europea, Josè Manuel Barroso, che spaventa e fa temere il peggio per la situazione nell’est dell’Europa. “In due settimane se voglio prendo Kiev”, queste più o meno sarebbero le parole del presidente russo che richiamano alla memoria le invasioni naziste del 1939 in Polonia e Repubblica Ceca.

L’idea di Putin, infatti, sarebbe quella indicata già nel 2008 in un colloquio con il presidente americano Bush: per lui l’Ucraina non esiste visto che gran parte del suo territorio le è stato regalato dalla stessa Russia durante il periodo sovietico (Crimea in primis). Putin vorrebbe un’annessione delle regioni orientali ucraine nella federazione russa, su modello di quanto accaduto in Crimea a marzo scorso, la creazione di uno stato ucraino satellite di Mosca nella parte centrale del paese e l’annessione alla Polonia dell’unica parte considerata europea, l’Ucraina occidentale.

Angela Merkel è furiosa con Putin, accusato di non voler rispettare i patti per un disarmo e i paesi baltici sono in allarme perché temono di essere i prossimi bersagli dell’offensiva russa. Altri paesi europei si schierano con l’Ucraina, ma tre paesi, Slovacchia, Ungheria e Cipro, non sono d’accordo nell’inasprire le sanzioni economiche contro la Russia perché hanno interessi commerciali altissimi verso la grande potenza euroasiatica.

Il premier britannico Cameron è pronto ad attivare un contingente NATO di 10mila uomini a partire dal prossimo vertice a Cardiff, dichiarando che l’Europa non può stare ferma come fece nel ’38-’39 di fronte alle invasioni della Germania nazista in Europa orientale.

Nonostante tutto, il ministro degli esteri russo Lavrov, cerca di appianare la situazione dicendo che le parole del presidente Putin sono state male interpretate e che il leader russo faceva solamente riferimento ad un nuovo stato russo entro un’Ucraina federale.

Intanto però la guerriglia nell’est continua e chi ne paga le conseguenze è la popolazione civile ucraina.

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