Silvio Berlusconi è stato ricoverato ancora, allungando così la già consistente lista di degenze ospedaliere accumulate negli ultimi anni. L’ex Premier ha infatti accusato un malore durante il suo viaggio in aereo per New York, ed è stato immediatamente trasportato presso il Presbyterian Hospital una volta che il velivolo ha toccato terra.
L’urgenza si sarebbe risolta senza gravi diagnosi per Berlusconi, e gli stessi medici statunitensi avrebbero escluso che si sia trattato di un sintomo derivante da patologie cardiovascolari. Una volta giunto nella Grande Mela, Alberto Zangrillo (storico medico di fiducia del fu Cavaliere) ha immediatamente predisposto il trasferimento dell’80enne in ospedale per i dovuti accertamenti.
Ad ogni modo, vista l’assenza di un quadro clinico preoccupante, Silvio Berlusconi è stato successivamente dimesso dal personale del Presbyterian Hospital, seppure con la raccomandazione di mantenersi sotto monitoraggio sanitario costante.
La sensazione è dunque quella che, sebbene l’ex presidente del Consiglio non abbia urgente bisogno di un ricovero, la situazione potrebbe comunque aggravarsi in un futuro prossimo. Per adesso comunque Berlusconi può dormire sonni tranquilli, dal momento che il Presbyterian è uno degli ospedali migliori di tutti gli Stati Uniti d’America.
Una camera presso questa struttura può infatti arrivare a costare fino a 4.000 euro a notte, praticamente quanto un hotel extra lusso, e sin dalla sua inaugurazione (avvenuta nel 1998 grazie alla fusione tra il New York Hospital ed il precedente Presbyterian Hospital) l’ospedale, che può vantare ben tre sedi solamente nel distretto di Manhattan, ha avuto ospiti del calibro di Bill Clinton, di Hillary Clinton e re Abdullah, ex sovrano dell’Arabia Saudita.