Schengen sempre più in bilico: l’Europa cerca una mediazione

Nonostante tutti i Paesi dell'Unione Europea si dichiarino contrari a voler far fallire il trattato di Schengen, l'accordo sulla libera circolazione di uomini e mezzi in Europa sembra sempre più in bilico

Schengen sempre più in bilico: l’Europa cerca una mediazione

L’Unione Europea in questi ultimi giorni sta venendo scossa nel cuore della sua integrità; infatti, sono sempre di più i Paesi membri dell’UE che dichiarano di volere la sospensione del trattato di Schengen sulla libera circolazione di uomini e mezzi. Le ultime ondate di migranti, infatti, stanno minando, sempre più nel profondo, il trattato che è alla base dell’Unione Europea, senza il quale non si sarebbe mai giunti all’Europa come la conosciamo oggi.

Ieri si è tenuto il vertice dei Ministri degli Interni dellUE e la maggioranza di essi si è schierato per un prolungamento della sospensione di Schengen; infatti hanno richiesto alla Commissione Europea di attivare una proroga al fine di allungare il tempo per effettuare i controlli alle frontiere di almeno altri 6 mesi per arrivare poi a 2 anni.

A fovore di ciò si sono schierati apertamente, tra gli altri, Germania, Austria, Danimarca, Svezia, Francia e Slovenia, che hanno chiesto esplicitamente il prolungamento dei controlli alle frontiere, in modo da poter rifiutare l’ingresso nel Paese alle ondate di migranti previste in questi giorni e nei mesi futuri. Le richieste avanzate da questi Stati sono incentrate sull’articolo 26 del trattato in questione, che prevede la concessione di proroghe di 6 mesi per effettuare controlli alle frontiere.

Queste richieste, però, potrebbero avere risvolti drammatici per Paesi come l’Italia e la Grecia; infatti, i flussi migratori dal medio oriente cambierebbero le rotte usate attualmente per riversarsi su nuove vie attraverso Albania e Montenegro che li porterebbero direttamente in Itaia e in Grecia, già in passato accusate di non aver gestito al meglio i migranti ed entrambi i Paesi sono stati sanzionati dall’UE.

Quel che è certo, è che l’Unione Europea in queste ore sta vivendo momenti critici, che potrebbero sconvolgere per sempre gli equilibri ed il modo che abbiamo di vedere l’Europa come un unico villaggio globale, in quanto con la chiusura delle frontiere ci sarà un netto passo indietro nell’evoluzione del continente europeo.

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