Roma, la Muraro si dimette: "Me ne vado ma sono innocente"

L'oramai ex assessore all'Ambiente di Roma Paola Muraro si è dimessa dopo lo scandalo degli illeciti ambientali e la convocazione in Procura. Ma continua a difendersi: "E' un errore, sono innocente".

Roma, la Muraro si dimette: "Me ne vado ma sono innocente"

Paola Muraro ha lasciato la poltrona di assessore all’Ambiente della giunta di Virginia Raggi, ma non ha rinunciato all’oramai consueta tesi dell’errore da parte degli organi inquirenti. Nonostante le dimissioni infatti, la Muraro ha continuato con forza a ripetere di essere estranea alle accuse che le sono state rivolte, nello specifico quelle d’avere commesso illeciti ambientali.

Ad onor del vero la nomina di Paola Muraro alle politiche ambientali era stata osteggiata da associazioni per la salvaguardia dell’ambiente e dalla cittadinanza romana sin dal principio; ma in quel caso Virginia Raggi aveva deciso di tirare dritto per la propria strada, ignorando completamente le rimostranze del popolo romano.

Successivamente però è emersa una verità ben più scottante, ovverosia l’iscrizione dell’assessore al registro degli indagati per gli illeciti ambientali dei quali la Muraro è stata accusata; da lì l’avviso di garanzia notificato lo scorso 7 dicembre ed infine, come ultima tappa del percorso (quantomeno per quel che interessa direttamente le dinamiche della giunta di Roma), le dimissioni annunciate via Facebook ieri notte all’1:27.

Nella fattispecie l’oramai ex assessore all’Ambiente di Roma è accusata di avere favorito le aziende di Manlio Cerroni, definito da più parti come il “re della spazzatura” di Roma, in maniera illegale durante il suo mandato in qualità di consulente Ama – durante il quale, sottolineano gli inquirenti, l’accusata si sarebbe comportata in tutto e per tutto come una dirigente dell’azienda.

Tra i principali accusatori di Paola Muraro figurano anche Alessandro Solidoro, ex amministratore delegato di Ama e Marcello Minenna, ex assessore al Bilancio. Nel frattempo quest’oggi gli strascichi in Campidoglio sono stati pesanti: Marcello De Vito ha presieduto la seduta in Aula in assenza di Virginia Raggi, mentre il sindaco di Roma veniva invocato a gran voce dalle opposizioni, con tanto di rissa sfiorata.

La questione dei rifiuti a Roma continua dunque a bollire nel calderone delle “cose da fare” come un piatto di fetido surstromming, senza che l’esecutivo Raggi sia ancora riuscito a capire come renderlo digeribile (e con Luigi Di Maio accusato di avere offerto “copertura politica” alla Muraro). Ed il prossimo 21 dicembre l’ex assessore all’Ambiente deporrà dinanzi al procuratore aggiunto Paolo Ielo ed al sostituto procuratore Alberto Galanti, per rispondere alle accuse di illecito e inquinamento ambientale.

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