Renzi promette: "Pronto il raddoppio della quattordicesima sulle pensioni"

Matteo Renzi ha confermato l'aumento delle pensioni minime: nonostante il parere contrario dell'INPS, il Premier ha annunciato il "sì" alla quattordicesima per pensioni fino a 750 euro.

Renzi promette: "Pronto il raddoppio della quattordicesima sulle pensioni"

Le pensioni stanno diventando una vera e propria chimera in Italia, a tal punto che molti giovani del nostro Paese si sentono già condannati a dover lavorare vita natural durante, proprio a causa del disastrato stato sociale delle politiche economiche riguardanti gli anziani (ma non solo).

Ma se da una parte la situazione appare sempre più tragica, dall’altra il Premier Matteo Renzi si è detto pronto a dare un ulteriore “plus” di 40 euro – la cosiddetta quattordicesima sulla pensione – a tutti coloro che possono godere di pensioni fino ai 750 euro al mese; il che significa raddoppiare la quattordicesima fino ad 80 euro.

Il Presidente del Consiglio ha parlato della manovra nel corso della tramsissione televisiva Quinta Colonna, in onda su Rete 4, ricordando il famoso “contratto con gli italiani” stipulato da Silvio Berlusconi durante una puntata di Porta a Porta al cospetto di Bruno Vespa.

L’obiettivo posto da Renzi è quello di avvicinarsi quanto più possibile ai mille euro come quota minima per le pensioni, da qui l’idea di raddoppiare la quattordicesima per iniziare a colmare quel gap tra il percepito e l’ideale. “La questione è molto delicata e non faccio promesse invano – ha poi affermato il Premieri – Gli ottanta euro non andavano ai pensionati“.

Dopo aver ricordato le manovre riguardanti la tassa sulla prima casa, le tasse agricole e la misura sul lavoro (quest’ultima non felicissima, al contrario visti i risultati conclamati), era arrivato il momento delle pensioni: “Vogliamo dare una mano, quest’anno si fanno Ires e Iri, si abbassano tutte e due“. E per coloro che non hanno potuto richiedere la pensione per la legge Fornero, Matteo Renzi ha offerto l’Ape anticipata – con decurtamento del 5%, come già annunciato nei mesi precedenti.

 

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