Matteo Renzi torna nella sua città per concludere la sua prima campagna elettorale da quando è in politica e lo fa nella cornice fantastica di una gremita Piazza della Signoria a Firenze, in cui è giunto anche per sostenere la candidatura a sindaco del fedelissimo Dario Nardella, ex deputato PD. Tra gli striscioni in piazza ce n’è uno con la scritta “Noi da Berlinguer, voi oltre Hitler”. Un chiaro riferimento a Grillo ma anche al leader del vecchio PCI che proprio in Piazza della Signoria tenne uno storico comizio nel 1980.
Già prima di salire sul palco Renzi affida a Twitter le sue emozioni: “Firenze. Casa. Emozione…Tanta”. Poi ad una signora che è lì in piazza per lui dice: “Non e’ facile far capire a chi non lo sa quanto e’ importante, al termine di un lungo viaggio, ritrovarsi a casa e quanto questo sia emozionante”.
Ecco i punti principali del suo discorso: “C’e’ chi tra noi viene nelle piazze per cercare di provocare, di fare polemica. A loro rispondiamo con un sorriso, senza alcuna polemica: salveremo l’Italia anche per loro. L’Italia è molto più abile e capace di chi vuole dare un’immagine di questo Paese solo in bianco e nero. Noi vogliamo tanto bene a questo paese che non lo lasceremo nelle mani di chi lo vuole distruggere. Il passato non ci basta”, incalza Renzi, “il futuro è casa nostra. E’ qui che il PD ha un ruolo importantissimo; da un lato ci sono quelli che in piazza urlano Vaffa, da un altro ci sono quelli che son qui da cent’anni e poi? Ci siamo noi! Noi andiamo in Europa a rappresentare la bellezza, la laboriosità , a rappresentare l’artigianato, non i vaffa e gli insulti. Stasera noi non siamo un ammasso di gente. Gli italiani, i toscani, tutti coloro che ci stanno seguendo non sono la gente. Dobbiamo essere donne e uomini che vivono la quotidianità con forza, con lo spirito di chi sa che l’Italia è molto di più di un racconto in bianco e nero. Se ciascuno di voi è qui stasera, è per dire che vogliamo talmente bene a questo paese che non lo lasceremo nelle mani di chi lo vuole distruggere”.
Infine augura a Nardella, di vincere al primo turno: “L’idea di buttare via un milione d’euro dei fiorentini per il ballottaggio non mi sembra il massimo, non facciamo scherzi”.
Â