Matteo Renzi afferma che finalmente l’Italia è consapevole di esserci

Il premier ha ribadito, in un'intervista alla Stampa, che l'Italia è consapevole di esserci e che non ha più bisogno di stare con il cappello in mano. Renzi ha anche ribadito che il nostro Paese non è subalterno alla Germania.

Matteo Renzi afferma che finalmente l’Italia è consapevole di esserci

Le parole del premier Matteo Renzi sono di speranza ed esprimono anche qualche certezza. Presente a Piazza Affari, in occasione del debutto in Borsa della Ferrari, il premier ha dichiarato: “Finalmente l’Italia c’è. Il 2016 vorrei che fosse l’anno in cui smettiamo di recuperare i ritardi e cominciamo a correre più forte degli altri”.

Secondo il premier, la quotazione a Milano del Cavallino, dopo quella di New York, è una straordinaria occasione per gli investitori e pensa che debba essere seguita da altre realtà quotate fuori. Assieme a Renzi erano presenti anche Sergio Marchionne, presidente della Ferrari, l’amministratore delegato Amedeo Felisa, Piero Ferrari, figlio del fondatore Enzo, ed il presidente di FCA John Elkann.

Il premier sostiene anche che è finito il tempo della paura e che ci deve essere rispetto per tutti ma paura di nessuno. Renzi ribadisce anche che l’Italia mantiene gli impegni, anche se qualcuno ancora non si è liberato dall’ansia dei compiti a casa. Secondo Renzi, è ora di dire basta ad un’Italia sempre con il “cappello in mano”.

Le parole di Renzi risuonano chiare e forti durante l’intervista concessa alla Stampa, nel corso della quale aggiunge che trova anche surreale la subalternità psicologica nei confronti della Germania. L’intervista prosegue e Renzi conferma gli appuntamenti Bcc e diritto fallimentare, che sono già inclusi nell’agenda politica del 2016.

Matteo Renzi ha infatti parlato di una lista di appuntamenti da affrontare, che vanno dalle banche di credito cooperativo al diritto fallimentare che deve essere cambiato, fino alla semplificazione e all’agenda digitale; il premier ha dichiarato di aver tanto da fare ma per fortuna l’Italia c’è e molti dei problemi della politica del 2015 sono stati risolti.

Ma, per precisare, Renzi ha aggiunto: “Questo non vuol dire che tutto è stato risolto, ma l’agenda era fatta di articolo 18, stabilità, riforma costituzionale, abbassamento dell’Irap: tutte queste cose non riguardano più la politica, perché sono state affrontate”. Il 2016 sarà dunque un altro anno importante per far fronte a nuove emergenze. 

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