Manifestazione pro Berlusconi davanti a Palazzo Grazioli

Il Cavaliere interviene nel sit-in del PdL organizzato davanti a Palazzo Grazioli in risposta alla sentenza della Cassazione per il Processo Mediaset: "Io non mollo".

Manifestazione pro Berlusconi davanti a Palazzo Grazioli

Erano circa 1500 i sostenitori accorsi ieri alla manifestazione a favore di Silvio Berlusconi sotto Palazzo Grazioli, per sostenere il proprio leader dopo la condanna della Cassazione nel processo Mediaset.

E naturalmente non potevano mancare i fedelissimi Daniela Santanché, Michaela Biancofiore, Mariastella Gelmini, Maurizio Gasparri, e i capigruppo Renato Brunetta e Fabrizio Cicchitto. Insomma, il top team al gran completo.

I manifestanti, che secondo Daniela Santanché avrebbero dovuto arrivare con circa 500 pullman, sventolano le bandiere azzurre del Pdl e tricolori di Forza Italia, mentre c’è chi inalbera cartelli con la scritta “Silvio libero” o “Presidente Berlusconi siamo con te” e chi grida “Grazia subito, grazia subito”.

Intorno alle 18.15, dopo l’inno nazionale di rito, Silvio Berlusconi si ripresenta davanti la sua gente e comincia il suo discorso: “Il vostro affetto mi ripaga di tanti dolori. Se avete sfidato il caldo di un 4 agosto, sento di dovermi impegnare ancora per voi.” Poi continua: “Nessuno ci venga a dire che questa è una manifestazione eversiva. O che noi siamo irresponsabili. Il governo deve andare avanti, il parlamento deve andare avanti per approvare i provvedimenti economici adottati”, confermando quindi il sostegno al Premier Letta. Berlusconi torna poi sul tema della manifestazione: “In questi giorni ho sofferto come non mai. Ma ve lo dico, chiaro e tondo: ‘Io so-no in-no-cen-te’, io non ho mai fatto fatturazioni false. E non ho mai chiamato la mia azienda mentre ero presidente del consiglio, perché avrebbero sollevato la questione del conflitto d’interesse”.

Prima di ritirarsi il Cavaliere assesta il solito attacco ai giudici: “Una parte della magistratura appartiene a una corrente fortemente ideologizzata. Che nei suoi atti dichiara che i suoi aderenti devono usare il loro terribile potere di togliere la libertà di un cittadino, per aiutare il popolo ad avere la democrazia. E la democrazia, per i giudici, si ha solo con la sinistra il governo”. Infine, conclude promettendo: “Io resto qui, io non mollo, combatteremo tutti insieme questa battaglia di democrazia e di libertà”.

Prima di andarsene sulle note di “Meno male che Silvio c’è” Berlusconi dice tre volte “grazie”, e, mentre una cinquantina di fan intonano “Du-ce, du-ce, du-ce”, Berlusconi sorride.

Da sottolineare che durante i lavori di allestimento della manifestazione è stato segato un palo della segnaletica per fare spazio al palco, che, in verità, non è mai stato autorizzato dal Comune di Roma. Proprio il Comune della città capitolina spiega di non avere “ricevuto una richiesta in proposito. Il sindaco ne ha informato il Prefetto. Il Campidoglio è e sarà sempre disponibile a valutare ogni richiesta di occupazione di suolo pubblico ma solo seguendo le procedure corrette e rimanendo nell’ambito della legalità, valore a cui questa amministrazione tiene molto”. Osservazioni che Fabrizio Cicchitto rispedisce al mittente, puntualizzando che “con le sue polemiche di stampo burocratico il sindaco Marino dimostra di essere un cretino”.

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