Licata, il sindaco anti-abusivismo “disarcionato”

Il primo cittadino Angelo Cambiano vestiva i panni di un sindaco “scomodo”, troppo ligio al dovere votato alla legalità. Sfiduciato dal consiglio comunale.

Licata, il sindaco anti-abusivismo “disarcionato”

Angelo Cambiano, il sindaco “scomodo”, fermo e deciso, votato alla legalità non si è lasciato intimorire né dalle minacce verbali, né da quelle materiali sfociate nell’incendio delle sue abitazioni, eppure, il sindaco battezzato “demolitore” è stato sfiduciato, dai suoi e da tutto il consiglio comunale che ha votato all’unanimità disarcionandolo. 

Angelo Cambiano ha pagato per la sua tenacia nel far rispettare a tutti costi la legalità, inimicandosi amici e nemici nell’abbattimento di tutte le case e ville dichiarate “abusive” dalle sentenze della magistratura. Parliamo dell’abbattimento di 150 case lasciate nell’inerzia di un abusivismo totale, da più di un decennio, che invadevano 150 metri del litorale di Licata, e di un atto di demolizione imposto dalla Procura della Repubblica di Agrigento.

Sono servite solo tre ore e mezzo e 21 voti, per sfiduciare un uomo che vestita i panni di un primo cittadino votato alla “legalità”. Forse è stata proprio la sua indole fiera e caparbia verso la giustizia, ad aprirgli la porta d’uscita del Comune.

Per i consiglieri comunale i motivi della sfiducia, battono sulla mancanza di risorse e di finanziamenti, mai pervenute in Comune. Angelo Cambiano controribbatte affermando che ha fatto entrare nelle casse comunali più di 52 milioni di euro.

L’ex sindaco dichiara che i motivi che hanno portato alla sua sfiducia sono ben altri. “Messo alla porta” perché si batteva attivamente in nome della sua città, con la speranza di far rifiorire quella legalità ormai smarrita per strada.

Cambiano di certo impugnerà la decisione del consiglio comunale, poiché le motivazioni dell’atto alla voce “mozione” non sono veritiere.

Angelo Cambiano: chi ha perso?

A dare l’appoggio a Cambiano non solo tanta gente comune che hanno visto nel sindaco quella flebile speranza votata al cambiamento, ma anche tantissimi personaggi dello spettacolo come Ficarra&Picone, che attraverso i social hanno commentato le vicende del sindaco, paragonandolo in un modo scherzoso a uno dei loro film: L’Ora Legale.

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