Il disegno di legge sullo Ius soli è tornato oggi in aula al Senato dopo essere rimasto in stallo per mesi in Commissione affari costituzionali. Il caos fuori e dentro il Palazzo è dilagato. Il percorso del disegno di legge sullo ius soli in Parlamento, a quasi due anni dal primo via libera della Camera, si preannuncia decisamente complesso.
Lo studio della Fondazione Moressa, riportato da Repubblica, sentenzia che sarebbero 800mila i nuovi italiani se lo Ius Soli entrasse in vigore: 60mila i nuovi italiani ogni anno. I nati stranieri negli ultimi 17 anni in Italia sono 976mila, il 65% delle madre vive in Italia da cinque anni, quando la legge entrerà in vigore sarebbero 634.592 i ragazzi che potrebbero chiedere la nuova cittadinanza.
A tale numero occorre aggiungere i 166.008 studenti nati all’estero, che hanno completato 5 anni di scuola in Italia. 800mila in tutto. Inoltre occorre tenere conto che l’introduzione dello Ius Soli e dello Ius Culturae comportano che verranno naturalizzati circa 60mila nuovi italiani ogni anno. Gli italiani non fanno figli e non è errato, dal retrogusto razzista, constatare che la situazione è sbilanciata.
I dati Istat riportano che al primo gennaio 2016 i minori stranieri in Italia sono circa un milione, più di un quinto del totale degli immigrati. In cinque anni è triplicato il numero di cittadini non comunitari diventati italiani.
I figli di immigrati che divenuti maggiorenni hanno chiesto la cittadinanza sono passati dai 10 mila nel 2011 ai 66 mila del 2016. L’Ufficio Statistico dell’Unione Europea sentenzia che l’Italia è il primo Paese europeo per numero di cittadinanze concesse.