Indulto e Amnistia 2014: si aspetta il testo unificato dei ddl

L'Italia è chiamata dall'Europa a dare risposte in materia di giustizia. La nostra nazione è stata ammonita per le condizioni disumane delle carceri e deve risolvere il problema entro il 28 maggio 2014 per non incorrere in pesanti sanzioni

Indulto e Amnistia 2014: si aspetta il testo unificato dei ddl

Indulto e Amnistia 2014: si aspetta il testo unificato dei ddl per risolvere il problema del sovraffollamento delle carceri per cui l’Italia è stata sanzionata dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo. All’interno dei quali si vivono tuttora pesanti condizioni per via del sovraffollamento, nonostante provvedimenti come lo “Svuota-carceri” e pene alternative alla reclusione.

I Radicali italiani continuano il loro sciopero della fame per manifestare la necessità di questi due provvedimenti, di indulto e amnistia appunto, indispensabili per porre rimedio alle gravi situazioni dell’Italia. In opposizione troviamo la rivista Micromega che ha lanciato una campagna online su change.org, testata diretta da Paolo Flores d’Arcais. Micromega sostiene che questi provvedimenti porterebbero a una condizione di delegittimazione del lavoro della magistratura e che non porterebbero a grandi risultati come in passato. La petizione è già stata firmata da alcuni personaggi particolari come Andrea Camilleri e Barbara Spinelli. Questi chiedono in particolar modo che se dovessero essere votati i provvedimenti, di escludere i reati per i quali è imputato Silvio Berlusconi.

Dal punto di vista istituzionale è lo stesso Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha esortato il Parlamento a prendere in considerazione queste misure, per dare risposte concrete all’UE e per migliorare la stessa Giustizia italiana. Inoltre centinaia di appelli in favore di questi ddl sono stati pubblicati sulla bacheca di Facebook dell’attuale Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, che non ha escluso la possibilità di ricorrere a questi rimedi.

L’esame dei  disegni di legge n.20, 21, 1081 e 1115 continuerà il 24 aprile, nella Commissione Giustizia di Palazzo Madama dove presiede uno dei cofirmatari Francesco Nitto Palma assieme ai senatori Manconi, Compagna, Barani e Buemi e altri.

Si attende entro fine Aprile il testo unificato di questi disegni di legge e poi la valutazione da parte del Parlamento che deciderà se attuare o meno questa procedura o ricorrere alla risoluzione della problematica in maniera differente. Il tutto dovrà essere velocizzato in quanto il 28 maggio è ormai vicino.

 

 

 

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