Il sindaco leghista Camiciottoli: "Denucio la Boldrini per deportazione di massa a fini economici”

Il sindaco leghista di Pontinvrea, Matteo Camiciottoli, intende denunciare Laura Boldrini per deportazione di massa a fini economici atta a destabilizzare il Paese e a togliere diritti ai lavoratori italiani.

Il sindaco leghista Camiciottoli: "Denucio la Boldrini per deportazione di massa a fini economici”

Il sindaco leghista di Pontinvrea, Matteo Camiciottoli, dopo le aspre polemiche per il suo post su Facebook sugli stupratori di Rimini  che aveva indignato parte della sinistra torna alla carica. Il primo cittadino depositerà una denuncia in Procura a Roma nei confronti della Presidente della Camera Laura Boldrini per mettere in evidenza la sua complicità ad una deportazione di massa a fini economici atta a destabilizzare il Paese e a togliere i diritti ai lavoratori italiani.

Il sindaco di Pontinvrea afferma: “L’immigrazione senza regole ingrossa il business delle varie onlus e cooperative, consegna manodopera alla criminalità organizzata, crea tensioni sociali ed insicurezza nella cittadinanza” costringendo, secondo la sua diretta testimonianza, le amministrazioni comunali ad accogliere clandestini sul territorio senza che vi siano i presupposti e le condizioni idonee per una dignitosa integrazione di quei migranti che realmente fuggono da guerre e persecuzioni.

Camiciottoli ritiene che la principale colpa di questa invasione sia da attribuire alla supremazia tedesca in Europa, spalleggiata dal centrosinistra italiano, che intende giungere alla cessione della sovranità nazionale. Dopo gli attacchi pretestuosi subiti ha approfondito la politica europeista del Presidente della Camera, il suo eloquente tweet di tre anni lo aveva fatto decisamente indignare: “Nel processo costruzione Europa resistenze a cedere quote sovranità. Ma traguardo va raggiunto, o prevarranno disgregazione populismo”.

Dopo la sentenza del tribunale di Cassino ha compreso che occorre denunciare la Laura Boldrini, che, del resto, non ha mai ritrattato il concetto espresso e che, secondo molti autorevoli giuristi, ha configurato in quel tweet il reato previsto nell’articolo 414 del Codice penale. Secondo il primo cittadino la Presidente della Camera invoca anche l’esercizio di politiche migratorie nettamente in contrasto con l’interesse dell’Italia e degli italiani che invece dovrebbe difendere.

Il sindaco leghista afferma che l’immigrazione regolata, come prevede la costituzione, in quanto confacente al concetto di solidarietà espresso nell’articolo 2 della Costituzione, deve essere sancita ma è chiaro che deve essere portata avanti compatibilmente con la tutela dell’ordine pubblico e nel pieno rispetto delle nostre tradizioni e dei diritti al lavoro degli italiani. L’immigrazione senza regole, secondo il primo cittadino, porta gravi conseguenze, anche per i sindaci che gestiscono i territori e che trovano i Comuni invasi da migranti capaci di alterare gli equilibri sociali.

Camiciottoli sentenzia che da anni gli avversari politici dicono che la Lega gioca sulle paure della gente, mentre, secondo lui, sono proprio le alte Cariche dello Stato ad alimentare e diffondere tali concetti in vista di un più ampio progetto: la distruzione della coscienza nazionale e dello Stato in favore di banche, multinazionali e poteri forti. “Pertanto, ho deciso di non ritirarmi e di portare avanti la battaglia fino in fondo perché come disse il grande Generale dei Carabinieri, Carlo Alberto Dalla Chiesa, che sconfisse il terrorismo rosso a Genova e fu mandato a morire a Palermo, ci sono cose che non si fanno per coraggio si fanno solo per guardare più serenamente negli occhi i propri figli ed i figli dei nostri figli” ha concluso.

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