Il divorzio breve è legge. I cattolici: “No al matrimonio usa e getta”

Il divorzio breve è legge, con una schiacciante vittoria anche alla Camera. Entusiasmo nel PD, mentre piovono critiche dai cattolici: "E' un rischio per i bambini"

Il divorzio breve è legge. I cattolici: “No al matrimonio usa e getta”

Ora è ufficiale: il divorzio breve diventa legge, e sarà operativo anche per i procedimenti in corso. La legge sul divorzio breve sarà pubblicata entro pochi giorni sulla Gazzetta Ufficiale, pronta ad entrare in vigore: 398 voti favorevoli28 contrari 6 astenuti. Oltre al PD, si sono pubblicamente espressi a favore della legge Sel, Alternativa Libera e M5S, così come Forza Italia, che ha però lasciato libertà di scelta ai singoli deputati, proprio come la Lega Nord, la cui posizione ufficiale era però di contrarietà. Anche al Senato la vittoria del sì era stata schiacciante: 228 sì11 contrari e 11 astenuti.

Grazie a questa legge, le pratiche delle richieste di divorzio “consensuale” saranno sbrigate in 6 mesi, mentre col ricorso al giudice ci vorrà un anno, al posto dei 3 previsti dalla legge attuale. Ulteriore novità è la decorrenza del tempo: non partirà dalla prima udienza di fronte al giudice, ma già dal deposito della domanda di divorzio. Anche la separazione dei beni prevede importanti modifiche: verrà meno già dall’autorizzazione alla separazione del giudice. Ovviamente entusiasti i commenti di Alessia Morani (PD), relatrice della legge, e Luca D’Alessandro, co-relatore, oltre all’intero partito di maggioranza. Le critiche, invece, arrivano da Fratelli d’Italia, per bocca di Giorgia Meloni“No al matrimonio usa e getta, soprattutto in presenza di figli. I bambini non sono un dettaglio: vanno tutelati sempre”, ha affermato l’ex ministro. Ancora più duri i toni di Giuseppe Marinello (Nuovo Centro-Destra), che dice: “Con il divorzio breve il Parlamento ha delegittimato e banalizzato il matrimonio tra uomo e donna, rendendolo ridicolo. Anche Famiglia Cristiana ha voluto commentare: “Ancora una volta il Parlamento ha preso una decisione che va contro la famiglia: un matrimonio che viene ridotto a qualcosa di sempre più simile a un patto elastico di convivenza, che si può sciogliere in brevissimo tempo, è un pericolo per tutti.

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