Borghezio, nuovo attacco alla Kyenge: “Il suo paese è il Congo”

L’esponente del Carroccio attacca di nuovo il ministro dell’Integrazione Cecile Kyenge che gli risponde per le rime. Boso choc: “Spero affondi un barcone”

Borghezio, nuovo attacco alla Kyenge: “Il suo paese è il Congo”

L’eurodeputato Mario Borghezio non perde mai occasione per tacere, e torna ad attaccare il ministro dell’Integrazione, Cécile Kyenge.

Al Parlamento europeo di Bruxelles. Borghezio, espulso dal gruppo degli euroscettici proprio per le sue affermazioni nei confronti del ministro, ha prima usato parole distensive “Da lei cortesia e lealtà anche verso chi l’ha criticata”, poi si lascia andare ad una nuova provocazione:

“Con questi clandestini, che facciamo, li espelliamo come fa giustamente il suo Paese?”.

Basta una frase ad accendere la miccia. “Sono qui come ministro della Repubblica Italiana, la domanda sulla repubblica democratica del Congo bisogna porla al Ministro dell’Integrazione del Congo”, risponde piccata Cécile Kyenge. E Borghezio alza la voce interrompendola: “Lei ha doppia nazionalità”. “Io ho solo la nazionalità italiana”, ribatte lei. “Un Paese che proibisce la poligamia che lei esalta”, la provoca Borghezio. A questo punto però Cécile Kyenge evita la polemica fingendo di non sentire e il siparietto si conclude.

In tanti si chiedono come un personaggio del genere possa sedere al Parlamento Europeo, ma al peggio non c’è mai fine.

Infatti il leghista Erminio Boso, meglio noto con lo pseudonimo di Obelix, intervistato a La Zanzara su Radio 24, ha affermato: ”Sono contento se affonda un barcone. Si’, perche’ pagano le persone che giocano sulla pelle della gente”. Poi, riferendosi alla visita di ieri del Papa a Lampedusa ha aggiunto: “Non me ne frega niente di quello che ha fatto il Papa, anzi chiedo a lui soldi e terreni per mettere dentro gli extracomunitari che vengono”.

Una frase shock che ha provocato l’immediata reazione di Marco Furfaro, responsabile nazionale immigrazione di Sinistra Ecologia Liberta’: “Gli esponenti della Lega Nord non sono nuovi ad attacchi razzisti” .“Gli stessi che in questi anni hanno governato in nome di una rivoluzione mai arrivata, di un ‘celodurismo’ che serviva solo a riempire le casse di Belsito, le lauree del Trota, i diamanti o altre amenità, sono gli stessi che hanno messo in atto politiche e leggi come la Bossi-Fini che portano la responsabilità delle tante persone morte in mare e dei trattamenti disumani che subiscono chi arriva nel nostro Paese”, ha aggiunto. “Dovrebbe avere il pudore di tacere l’esponente leghista e di chiedere scusa per aver pronunciato frasi così violente che istigano e propagandano idee fondate sull’odio razziale. Visto che non lo farà ci riserviamo di presentare un esposto alla procura per istigazione all’odio razziale”, ha preannunciato.

 

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