Berlusconi, sì all’Assemblea dei Cento: "Ma serve il proporzionale"

Silvio Berlusconi ha aperto le porte ad una collaborazione col nuovo premier Paolo Gentiloni per quel che concerne il governo del Paese, ribadendo il suo benestare alla cosiddetta Assemblea dei Cento.

Berlusconi, sì all’Assemblea dei Cento: "Ma serve il proporzionale"

Silvio Berlusconi ha confermato la sua disponibilità a collaborare con Paolo Gentiloni per quei provvedimenti che l’ex Cavaliere ha definito potenzialmente “positivi“, ribadendo al contempo il suo benestare alla suggestione della cosiddetta Assemblea dei Cento, formata da cinquanta uomini di politica e cinquanta esperti tecnici.

Speravano di essersi liberati di me – ha affermato Berlusconi a Palazzo Madama, dinanzi al pubblico di Forza Italia – invece eccomi ancora qui“. Nel contesto della Sala Koch, il leader di FI si è espresso in merito all’attuale situazione della politica italiana, bocciando senza appello la suggestione di un sistema elettorale maggioritario.

Stando all’ex premier infatti, è necessario che il Paese mantenga una legge elettorale proporzionale, per quanto lo stesso Berlusconi si sia dichiarato aperto a discutere le modifiche da apportare all’Italicum: “Il Mattarellum era un sistema che funzionava in un’Italia bipolare, il Paese è diventato almeno tripolare“.

Con queste parole il numero uno di Forza Italia ha negato il proprio appoggio a coloro che spalleggiano il premio di maggioranza, passando poi al secondo argomento all’ordine del giorno, ovverosia la formazione di un’assemblea costituente composta da cento elementi tra esperti e politici: “La prossima legislatura dovrà essere costituente, e l’assemblea potrebbe essere composta da cinquanta politici e cinquanta esperti in carica per quattro mesi“.

Forza Italia nel frattempo ha garantito il proprio appoggio al Primo Ministro Gentiloni a favore della mozione per allargare il debito pubblico fino a 20 miliardi di euro pur di salvare la banca Montepaschi Siena ed altri istituti del sistema bancario attualmente sull’orlo del tracollo finanziario.

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