Beppe Grillo paragona sindaco islamico di Londra ad un terrorista: è bufera in Inghilterra

Bufera su Beppe Grillo: durante uno spettacolo a Padova, il comico ha parlato di Sadiq Khan, il nuovo sindaco musulmano di Londra: "Un fatto straordinario, ma voglio vedere poi quando..."

Beppe Grillo paragona sindaco islamico di Londra ad un terrorista: è bufera in Inghilterra

Beppe Grillo e le polemiche, un amore senza confini. Il comico fondatore del Movimento 5 Stelle è tornato a far parlare di sé, scatenando com’è oramai d’uopo un vero e proprio vespaio in seguito ad alcune dichiarazioni scottanti, considerate ben oltre il limite tollerabile del politically correct.

Il contesto dell’accaduto è stato uno spettacolo andato in scena a Padova, di fronte ad oltre 2.500 spettatori. Durante lo show Beppe Grillo ha tirato fuori il meglio (o il peggio, a seconda dei gusti) di sé, intrattenendo con successo la platea con battute taglienti e sferzanti, il suo principale marchio di fabbrica.

Quando però è toccato menzionare Sadiq Khan, neo-eletto sindaco di Londra musulmano e figlio di immigrati pakistani, il leader di M5S non ha saputo trattenere il prurito: la tentazione era troppo forte, una frecciatina caustica era d’obbligo. Ed è così che “Il Beppe” ha tolto i freni, con tutte le conseguenze del caso: “Un fatto straordinario che un bangladeshiano sia stato votato con tanto entusiasmo

Ma voglio poi vedere quanto si fa saltare in aria a Westminster…“. BOOM. Figurativo, s’intende; e necessariamente, tutto maiuscolo. Perché la sparata di Grillo è echeggiata con un boato frastornante oltremanica, raggiungendo le inviperite colonne della stampa britannica.

Grillo scandalizza con una spiritosaggine sul sindaco di Londra Khan terrorista” accusa il Financial Times, mentre il Daily Telegraph titola: “Beppe Grillo causa sdegno con una battuta sul sindaco di Londra Sadiq Khan terrorista“. “Beppe Grillo indigna con una battuta su Sadiq Khan bombarolo“, fa eco il The Guardian.

Insomma, la stampa anglofona è concorde sul fatto che il comico abbia decisamente esagerato questa volta. Ma d’altronde, per quanto infelice, si è trattato semplicemente di una battuta; passata quasi inosservata di fronte alle tante altre invettive lanciate dal leader del Movimento 5 Stelle nel corso dello spettacolo.

Il Governatore Crocetta viene citato, ad esempio, non per le sue ipotetiche qualità politiche bensì perché “s’è fatto lo sbiancamento anale“, mentre a Matteo Renzi il comico ha dedicato una fugacissima menzione: giustappunto il tempo necessario a presentarlo come “Quel malato, quel menomato morale che fa il Presidente del Consiglio“.

Ma il comico/politico (“Grillo vs Grillo“, titolo scelto non a caso, che intende sottolineare il dualismo delle due facce dell’intrattenitore e politico genovese) non si è fermato ai banali insulti, arringando invece la folla con le proposte-chiave del suo programma elettorale.

Come ad esempio il reddito universale e la tassazione unica, due chimere che fanno sognare, ma che non hanno mai trovato il supporto dei banchieri e dell’alta imprenditoria; non è difficile comprenderne il perché.

Ed in tutto ciò, la battuta sul sindaco di Londra è stata poco più che una nota a margine, una volatilità dal peso specifico quasi nullo; perché in fondo Beppe Grillo è così, prendere o lasciare: se non fosse capace d’essere pungente e dissacrante oltre il moralmente lecito, avrebbe con ogni probabilità scelto di fare un altro mestiere.

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