Arriva l’obbligo di allarme per i bambini dimenticati in auto

L'unica discussione riguarda l'eventualità che i sistemi vengano implementati solo sulle auto nuove, oppure anche su quelle più vecchie. La norma potrebbe essere applicata anche per gli animali.

Arriva l’obbligo di allarme per i bambini dimenticati in auto

Non dovrebbero essere più dimenticati i bambini in auto, grazie a questa norma che obbliga – su tutte le auto – ad installare dei dispositivi di allarme per prevenire l’abbandono dei piccoli (probabilmente sarà lo stesso anche per gli animali). È l’altra novità che viene dall’articolo 173 del Codice della Strada, dopo quella delle forti multe per chi usa il cellulare mentre guida un’automobile. 

Di queste proposte ne esistono numerose in giro, ma tutte vogliono – come obbiettivo – quello di avere sistemi automatici di rilevazione dei bimbi e degli animali in auto. Tuttavia, si dovrà capire se ora questi dispositivi di rivelazione vengono installati anche sulle macchine più vecchie, oppure solamente su quelle nuove di immatricolazione, e sì valuterà se il sensore verrà installato sul seggiolino, o se sarà per tutta l’auto.

Si potrà arrivare ad una mediazione: ciò nonostante, sarà portata avanti la linea dura, iniziata dall’onorevole Bergamini, che propone di mettere in tutti i veicoli (anche su quelli più piccoli come le microcar) un dispositivo che – come rivela l’onorevole – funziona appena viene spento il motore, e rileva e segnala – grazie ad un avviso acustico – la presenza di animali o bambini.

Spiega Deborah Bergamini che “con la presente proposta di legge s’intende richiamare l’attenzione sull’esigenza di introdurre strumenti per la tutela di bambini e animali troppo spesso dimenticati nell’abitacolo di veicoli chiusi e consegnati ad un tragico destino. La cronaca degli ultimi anni è costellata di tragedie che si potevano evitare: bimbi morti perché dimenticati all’interno di un’automobile da persone vittime anch’esse di affaticamento e fatale distrazione, magari derivante da situazioni personali difficili o da ritmi insostenibili di lavoro e di vita”.

E, chi non rispetterà queste leggi, riceverà delle dure sanzioni: si inizia dalle multe, che variano dalle 80 fino ai 323 euro. Successivamente, come spiega il Codice della Strada, se la stessa infrazione viene fatta per due volte in un periodo di due anni, all’ultima violazione consegue la sanzione amministrativa, ed il ritiro della patente di guida.

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