Il protagonista di questa assurda vicenda è un commerciante di 63 anni, proprietario di un famoso negozio a New Delhi, il bazar di Chandni Chowk. L’uomo aveva fatto un viaggio a Singapore e lì aveva acquistato dodici lingotti d’oro. Solo che, invece di dichiararlo alla dogana, ha preferito ingerirli per portarseli a casa. Per dieci giorni ha tentato in ogni modo di espellerli, prendendo dei lassativi, bevendo molti liquidi e rimanendo a digiuno per molto tempo, ma a nulla sono serviti i suoi goffi tentativi. Il contrabbandiere di oro alla fine è stato costretto a recarsi in ospedale perché ormai i dolori addominali che avvertiva erano troppo forti per resistere ancora. Ai medici non aveva detto di aver ingerito ben 396 grammi di oro, ma ha dichiarato ingenuamente di aver ingoiato un tappo di bottiglia.
I medici hanno sottoposto l’uomo ad una lastra e poi al metal detector e, sconcertati, hanno potuto vedere il contenuto del suo stomaco. Sono stati costretti quindi ad operarlo. L’intervento è stato molto rischioso, dato che il commerciante aveva già subito in passato almeno quattro operazioni e con quest’ultimo ha rischiato la vita. Uno dei chirurghi ha dichiarato:” E’ stato come scavare in una miniera, i lingotti d’oro uscivano uno dopo l’altro.”
Sconcertato è rimasto anche il medico, il signor Ramachandran, che lo aveva in cura dal 1989 e che gli aveva praticato un’operazione chirurgica per la rimozione della cistifellea. Secondo il dottore il suo gesto è incomprensibile, poiché è un uomo ricco, che guadagna molto bene con il suo bazar e che può permettersi di far vivere i suoi due figli all’estero. Non aveva quindi necessità di contrabbandare quei dodici lingotti d’oro, il cui valore si aggira intorno a 1,2 milioni di rupie, cioè quattordicimila euro.
Naturalmente l’oro è stato immediatamente sequestrato dalla polizia indiana e il commerciante è stato denunciato per contrabbando di valori preziosi. Non si capisce ancora perché abbia compiuto questo folle gesto; forse voleva provare l’ebbrezza di imitare Arsenio Lupin, cosa che evidentemente non gli è riuscita bene.