Spende 200.000 dollari in chirurgia per somigliare ad un disegno

La signora Krystina Butel non voleva somigliare a nessuna attrice, né modella : il suo sogno era quello di somigliare ad una caricatura. Oggi ci sta riuscendo grazie agli interventi di chirurgia plastica

Spende 200.000 dollari in chirurgia per somigliare ad un disegno

A volte si pensa e si crede che si farebbe qualsiasi cosa per somigliare al proprio idolo, che sia un calciatore, una modella o qualcuno che invidiamo per la sua bellezza o per il suo aspetto fisico, eppure c’è chi è andato decisamente oltre. La signora Krystina Butel aveva un suo sogno: quello di somigliare ad una caricatura.

La signora Butel aveva 14 anni circa quando per la prima volta durante una vacanza ha deciso di farsi fare uno di quei disegni degli artisti di strada, una sorta di caricatura appunto, solo che nessuno, e forse nemmeno lei, si sarebbero aspettati che quel disegno l’avrebbe colpita così tanto da inseguirlo tutta la vita.

Per cercare di somigliare a quell’immagine, Butel ha speso nel corso della sua esistenza più di 200.000 dollari in chirurgia estetica. Gli interventi sono stati spesso anche invasivi, tanto che le hanno cambiato i connotati precedenti. Tra gli interventi effettuati, la signora Butel ha richiesto un ingrandimento del seno, ha eseguito iniezioni di collagene alle labbra, dal botox al make up semi-permanente. Insomma, ha decisamente fatto di tutto, per somigliare il più possibile a quel disegno, anche a costo di cambiare la sua immagine e di mettere a rischio la sua salute.

Attualmente la signora Butel è ancora in procinto di effettuare nuovi interventi, ancora non si sente abbastanza glamour come il suo disegno. Fino ai quattordici anni, nessuno avrebbe detto che quella donna, un po’ maschiaccio, un giorno avrebbe tenuto così tanto al suo aspetto fisico da impazzire letteralmente per un disegno.

Lei stessa, afferma che questa “passione” le è nata facendo proprio a quell’età il lavoro di parrucchiera, che le ha dato modo di capire e apprezzare la sua femminilità, in modo forse un po’ troppo “invadente” considerando tutta la chirurgia estetica a cui si è sottoposta e a cui ancora dovrà sottoporsi per somigliare al suo idolo.

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