One Cent Magenta: il francobollo venduto per 9,5 milioni di dollari

Un francobollo è stato venduto per ben 9,5 milioni di dollari. Risale al 1856 e costituisce un vero record di vendite nel suo genere

One Cent Magenta: il francobollo venduto per 9,5 milioni di dollari

Un francobollo è stato venduto per 9,5 milioni di dollari. Una cifra incredibile, sebbene sia al di sotto delle aspettative di vendita.

Il francobollo è stato venduto all’asta, che Sotheby’s ha battuto a New York. Si tratta del “One Cent Magenta” di Guyana, un francobollo antichissimo che risale al 1856 e che è stato emesso dalla colonia britannica. Un pezzo unico, estremamente famoso per le sue antiche origini e che fa parte della collazione formata da John E. Du Pont. I suoi eredi, però, hanno deciso di vendere la preziosissima collazione ed il primo pezzo finito all’asta è stato proprio il famoso One Cent. Un francobollo da appena un cent, che però oggi è stato aggiudicato per ben 9.5 milioni di dollari. Una cifra davvero impensabile.

Come tutti i pezzi antichi e molto rari, anche il One Cent ha una sua leggenda alle spalle. Il suo ritrovamento, infatti, fu del tutto casuale. La leggenda vuole che questo francobollo sia stato scoperto nel 1873 da un dodicenne, che lo vendette per pochi scellini, ignaro del valore che quel piccolo francobollo avrebbe potuto acquisire nel tempo.

Una vendita davvero eccezionale di cui, però, non si conosce il compratore, che ha chiesto di rimanere anonimo. Un nuovo record, quindi, dal momento che fino ad oggi il francobollo più pagato era stato un francobollo svedese del 1800 pagato 2,2 milioni.

“Questo risultato dimostra ancora una volta che la filatelia, oltre a essere un popolare hobby, è considerata un vero e proprio investimento alternativo”, commenta Filippo Bolaffi, dell’omonima società torinese di collezionismo. “All’interno di quella élite di persone al mondo che possono permettersi un Van Gogh o un uovo di Fabergé c’è stata battaglia per aggiudicarsi il ‘One Cent Magenta’ di Guiana che, come altre grandi rarità filateliche internazionali, è considerato a tutti gli effetti dagli investitor come un bene rifugio di lungo periodo e magari anche come uno status symbol” ha concluso Bolaffi.

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