Gira il mondo per risolvere un cubo di Rubik

Nuseir Yassin, neo laureato ad Harvard, ha trascorso gli ultimi due mesi a viaggiare per il mondo, chiedendo aiuto per risolvere un cubo di Rubik e facendo fare una mossa alle persone che incontrava. Su youtube il video dell'esperienza

Gira il mondo per risolvere un cubo di Rubik

Sono in molti i giovani che decidono di passare il periodo successivo alla Laurea facendo una meritata vacanza celebrativa.

Nel maggio 2014 Nuseir Yassin si è laureato presso la prestigiosa università di Harvard in America ed ha deciso di iniziare un viaggio intorno al mondo della durata di due mesi, in modo tale da riuscire a vedere il più possibile prima di passare ad un nuovo stadio della sua vita.

Invece di portare con sé un amico per il viaggio, Nuseir ha invece optato per un cubo di Rubik come compagno di avventure.

Yassin, che ha visitato 11 paesi diversi in due mesi, ha deciso che avrebbe chiesto a persone sconosciute di ogni posto da lui visitato di aiutarlo a risolvere il puzzle tridimensionale e di filmare ogni interazione.

E’ riuscito a riprendere persone da paesi come Vietnam, Russia, Inghilterra, Israele e Thailandia che facevano ognuno una mossa, che lui stesso aveva già programmato, finché il cubo non è stato risolto. “Quando ho chiesto alle persone di fare una mossa, ho detto loro quale mossa dovevano fare” ha detto Yassin al sito Huffington Post. “Sarebbe stato impossibile chiedere alle persone di fare una sola mossa dando loro il cubo e dicendo loro ‘via’.”

Alla fine del viaggio, Yassin ha ottenuto la collaborazione di 84 persone (30 donne e 54 uomini), un serpente ed una scimmia per aiutarlo a risolvere il cubo. Secondo il post che accompagna il video da lui postato su YouTube, Yassin dice di essere stato rifiutato solo una volta.

Il cubo di Rubik è un famoso rompicapo inventato dall’ungherese Ernő Rubik nel 1974. Commercializzato e diventato famoso negli anni ottanta, e largamente considerato uno dei giochi più famosi e venduti della storia.

Yassin ha deciso di fare questo gesto dopo che, durante il suo periodo di studio all’estero, è scoppiata la guerra nel suo paese natale, Israele. Il conflitto ha ispirato il giovane laureato a trovare un modo per dimostrare alle persone del mondo le loro somiglianze, invece di soffermarsi sulle loro differenze.

Grazie all’intervento di 84 persone, il cubo è completo, a memoria che lavorando insieme si possono risolvere alcuni dei problemi più comuni al mondo.

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