Negli utlimi tempi, anche a seguito delle strane politiche sull’immigrazione messe in atto da Donald Trump, si parla sempre più della diversità fra i membri di etnie e religioni diverse e si cerca di definire “normale” quello che siamo abituati a conoscere da sempre, stabilendo così la diversità di tutto il resto.
Se a volte l’essere “diversi” non è necessariamente un difetto, altre volte invece viene considerato un aspetto negativo e dunque da correggere o da bandire, da tenere alla larga, alimentando in questo modo il fenomeno razzista di cui la società moderna dovrebbe per la pace nel mondo.
Lo sa bene una ragazza musulmana di 17 anni che ha dovuto affrontare una situazione davvero molto strana ma che costituisce senza alcun dubbio un ottimo spunto per la riflessione di tutti coloro che credono di essere “normali”.
La protagonista di questa storia si chiama Lamyaa e vive negli Stati Uniti fin da quando ne aveva 7 ed oggi si è integrata alla perferzione e vive una vita serena ma capita spesso di doversi difendere da alcuni attacchi razzisti ed offese di vario tipo, soprattutto dopo l’ascesa al potere americano di Donald Trump.
La ragazza ha iniziato dunque una campagna contro l’attuale politica sull’imigrazione e ci tiene a sottolineare il suo disprezzo verso ogni forma di razzismo e di mancanza di tolleranza circa il suo credo religioso.
Un uomo ha risposto al suo post su Facebook con un commento che l’ha fatta riflettere. L’uomo la invitava a stare in silenzio e non difendere l’Islam.