Perché un dito nell’ombelico è così fastidioso? Un chirurgo newyorkese dà la risposta (1 / 2)

Perché un dito nell’ombelico è così fastidioso? Un chirurgo newyorkese dà la risposta

L’ombelico è una delle parti del corpo più strane, affascinanti ed al contempo snobbate. Come tutti ben sappiamo, si tratta del residuo cicatriziale lasciato dalla recisione del cordone ombelicale al momento della nascita, e la sua forma (così come le sue dimensioni) possono dipendere da una moltitudine di fattori che non dipendono però in alcun modo dalla genetica. Proprio per questo si tratta di una parte del corpo che può aiutarci a distinguere due gemelli monozigoti (i quali potranno avere pertanto una forma dell’ombelico differente).

Sebbene di solito non venga menzionato durante le conversazioni, osservato (a meno che si presenti in forme bizzarre o non vi siano stati applicati accessori con finalità estetiche come ad esempio un piercing) e venga tacitamente ignorato, tutti noi sappiamo di averlo. Ma perché esiste questo alone di reticenza riguardo all’ombelico? E soprattutto, per quale ragione tendiamo ad essere infastiditi quando qualcuno ce lo tocca, o peggio fa pressione al suo interno con un dito?

Il motivo è molto semplice, e risale proprio al momento della nostra nascita. L’ombelico ha infatti la funzione di trasmettere le sostanze nutrienti al feto prima ed al bambino formato poi, fino a quando – una volta venuto alla luce – non avrà finalmente facoltà di autoalimentarsi. Per quanto la recisione del cordone ombelicale e la conseguente cicatrizzazione dei tessuti porti a “tappare” quel foro oramai desueto ed inutile, cionondimeno la zona continua ad essere straordinariamente sensibile. Il motivo? Comunica direttamente con i nostri organi interni.