Orrore sul Vesuvio: piromani usano gatti vivi come bombe incendiare per i roghi (1 / 2)

Orrore sul Vesuvio: piromani usano gatti vivi come bombe incendiare per i roghi

Il Vesuvio è un vulcano particolarmente celebre nella cultura di massa, al punto da essere ad oggi ufficialmente il vulcano più studiato dell’intero pianeta (nonché l’unico ancora attivo di tutto il bacino dell’Europa continentale). Dalle parti di Napoli, ma non solo, il Vesuvio è considerato una delle più belle meraviglie dell’intero stivale italico e seppure ora versi in stato di quiescenza (l’ultima eruzione avvenne oramai nel lontano 1944), cionondimeno è comunque considerato il vulcano più pericoloso dell’intera Europa visto l’alto numero di persone che abitano alle sue pendici, e che sarebbero inevitabilmente in pericolo nell’eventualità di una sua improvvisa eruzione.

Ad ogni modo, negli ultimi giorni il vesuvio è finito al centro delle cronache italiane per via di atti semplicemente terrificanti. Tutto era iniziato con la segnalazione di alcuni incendi, che si sono poi propagati lungo le zone forestali del monde diffondendosi letteralmente a macchia d’olio, al punto da rendere necessaria una riunione straordinaria dei sindaci indetta dallo stesso Prefetto. Non ci è voluto molto a capire che la natura di quegli incendi era dolosa, ma questa non è nemmeno la parte peggiore della vicenda.

I piromani hanno trovato un nuovo modo per riuscire a far propagare le fiamme in maniera rapida ed efficace a tutta la vegetazione: cospargere di benzina gatti vivi e darli alle fiamme. In questo modo i poveri animali, notoriamente agili e veloci, cercano in ogni modo la fuga dal fuoco che li sta divorando, e finiscono con l’incendiare ampie porzioni di foresta mentre bruciano vivi.