Non fatevi ingannare dalla loro bellezza: queste piante sono tra le più velenose al mondo (1 / 2)

Non fatevi ingannare dalla loro bellezza: queste piante sono tra le più velenose al mondo

La bellezza è una dote straordinaria: il sentimento ispirato da qualcosa di piacevole alla vista è certamente tra i più ammalianti, ma stolto è chi suppone che qualcosa di bello sia anche necessariamente buono. Di esempi ve ne sono a bizzeffe in natura, e tra di essi come non citare le piante velenose? L’aconito napello ad esempio è una pianta davvero spettacolare, con quel suo colorito violaceo che affascina e suggestiona. Peccato però che sia anche una delle piante più tossiche in assoluto dell’intero bacino italico: bastano meno di 6 milligrammi di aconito per uccidere un uomo adulto ed in buona salute.

Il ricino è una pianta che abbiamo imparato a conoscere tutti, anche per via di quel recente passato in cui veniva arbitrariamente utilizzata per torturare i prigionieri politici e la popolazione in generale. La pericolosità dell’olio di ricino deriva dalla presenza di acido ricinoleico che provoca nell’organismo una perdita copiosa di acqua e sali minerali, e la sua azione purgativa è tristemente ben nota. Di contro, dosi attentamente misurate di olio di ricino sono un rimedio contro la stitichezza conosciuto sin da oltre 4.000 anni fa!

Quant’è bella questa pianta, vero? Quei fiorellini sembrano quasi delle piccole margherite ancor più iridescenti e…non toccatela, per carità. Sapete di cosa si tratta? Cicuta, signori miei. Si tratta di una pianta altamente velenosa, proprio colei che secondo la tradizione diede la morte al celebre Socrate per sua stessa mano (benché oggi gli storici suppongano che l’intruglio ingerito dal filofoso sia stato in realtà una miscela di vari veleni). Anticamente la cicuta era utilizzata in bassissime dosi anche come antidolorifico ed antispasmodico, ma per ovvie ragioni è caduta in disuso.