Nei Caraibi esiste un villaggio dove, a 12 anni, le bambine si trasformano in maschi (1 / 2)

Nei Caraibi esiste un villaggio dove, a 12 anni, le bambine si trasformano in maschi

Basta dire Caraibi, e quello che subito balena per la mente di chiunque è una sorta di rassegna stereotipata di spiagge da sogno, sole, frutta tropicale, pesci coloratissimi, barriere di coralli, cocktail rinfrescanti e colorati…insomma, una sorta di promozione-tipo per qualsivoglia località vacanziera da agenzia turistica. A tal punto che oramai, per indicare litorali di rara bellezza, è oramai entrata solidamente in auge la locuzione “spiaggia caraibica“. Tanto basta a capire quanto questi luoghi siano semplicemente paradisiaci, a meno che non si sia amanti dell’inverno ovviamente.

Certo è pur vero che i Caraibi di per sé sono una regione, pertanto comprendono tutti i Paesi bagnati dal mare noto come Mar dei Caraibi per l’appunto, un vero e proprio angolo da sogno che comprende una miriade di isole dislocate pressappoco tra il Golfo del Messico (anch’esso uno spettacolo naturale di rara bellezza) dal Mare Caraibico vero e proprio. In particolare i Caraibi sono ricordati, dal punto di vista storico, per i viaggi di Colombo che vi transitò durante la sua leggendaria traversata verso le Americhe, e per via della pirateria.

D’altronde il fenomeno mediatico de “I Pirati dei Caraibi” non è certo campato fuori dal nulla, anzi: per quanto i suoi protagonisti siano (quasi tutti) personaggi di fantasia, cionondimeno l’epoca d’oro della pirateria interessò enormemente il bacino caraibico, al punto che ancora oggi la cultura di massa è ancora pesantemente influenzata dalle reminiscenze di questi trascorsi nemmeno troppo lontani, a dire il vero. Ad ogni modo, quel che sappiamo è che i Caraibi sono noti non solo per le sue straordinarie bellezze, bensì anche per eventi più sinistri.