Ecco perché non dovreste mai rimproverare i vostri figli urlando (1 / 2)

Ecco perché non dovreste mai rimproverare i vostri figli urlando

Essere genitori è senza alcun dubbio il lavoro più difficile del mondo dal momento che si tratta di educare i propri figli e proteggerli allo stesso tempo da tutte le insidie che il mondo mette davanti al loro cammino.

Oggi si tende ad essere amici dei figli, ma capita a tutti di perdere le staffe e di dover mettere in punizione e riproverarli perché magari hanno fatto qualcosa che non andava fatto, hanno trasgredito una regola o preso un brutto voto a scuola per non aver messo il giusto impegno nello studio.

A questo punto la questione si sposta su un altro fronte: come far capire ai propri figli che hanno sbagliato? Urlare serve a qualcosa? Secondo gli esperti urlare ai propri figli è il modo peggiore per rimproverarli, per punirli.

Per far comprendere ai propri figli che hanno sbagliato bisogna trovare il giusto compromesso fra autorità genitoriale ed amicizia, bisogna far capire loro che esiste un rapporto gerarchico che vede i genitori al primo posto ma che si tratta di figure che sanno anche scendere dal podio al momento giusto per sedersi accanto alla prole e discutere insieme di quello che va e quello che non va.

Discutere significa parlare, conversare, dialogare, comunicare. In modo civile, soprattutto. Se la discussione inizia con toni aspri ed accesi, se il volume della voce supera quello delle anime, è finità…al proprio figlio non resterà altro che il ricordo delle vostre urla.