Torna l’agghiacciante Festival di Yulin in Cina: i cani diventano cibo

Il Festival a base di carne canina nella città di Yulin torna nonostante le proteste di numerose associazioni animaliste e non solo, una macabra tradizione per noi occidentali e per tutti quelli che ritengono il cane il miglior amico dell'uomo.

Torna l’agghiacciante Festival di Yulin in Cina: i cani diventano cibo

Yulin è una città fino a pochi anni fa sconosciuta della Cina, fuori da tutti i giri turistici e dalle tappe del turismo convenzionale, ma che oramai è divenuta tristemente famosa per l’allestimento del famosissimo festival nel quale cani e gatti vengono crudelmente ammazzatti, cotti e mangiati come se fossero una carne di un qualsiasi genere di animale e non dei migliori amici dell’essere umano.

L’inferno di cani e gatti si materializza per quella che per il resto dell’anno è una tranquilla cittadina, indistinguibile tra le tante altre della nazione cinese. Per dieci giorni, invece, specialmente per chi ha a cuore e tiene vicino a sè un cane ed un gattio come un figlio, si vedono animali in gabbia che vengono uccisi, dati in mano a cuochi che si  dimenano con coltellacci e mannaie e servono, con tanto di menù e contorno, queste “prelibatezze” ai tanti avventori del festival che invece non hanno minimamente a cuore le sorti delle povere bestiole.

Siccome la festa affonda nelle tradizioni della cittafina cinese da oltre quattro secoli, diventa difficile da scardinare dagli appuntamenti fissi dell’anno cinese, in quanto per loro si tratta dello stesso che consumare carne di maiale o di bovino, e non di quello che può essere un amico che ti accompagna per la vita.

Anche il governo centrale cinese è sempre più imbarazzato dalla situazione, e si sta mobilitando affinche questo festival cessi al più presto, visto che anche la moderna Cina sta assumendo sempre più canoni simili a quelli occidentali: oltretutto non si tratta della cattura di soli randagi, ma spesso questi animali vengono strappati ai legittimi proprietarie e vengono messi in delle gabbie in attesa di essere messi su un pianto di un avventore del festival.

Non va dimenticato che questi animali, molti di cui randagi, possono portare con sè malattie pericolose per l’essere umano, risultando  anche quindi una manifestazione di per sè molto pericolosa.

Le associazioni animaliste hanno avanzato al governo di Pechino milioni di firme per fermare questi festival dell’orrore e, a tutti gli effetti, il governo sta avanzando delle proposte per fermare il massacro ingiustificato dei nostri amici animali. Non ci resta che attendere se per almeno il prossimo anno, a Yulin non saranno più degustati cani e gatti su dei piatti da cucina.

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