Terremoto, gatto estratto vivo dopo 32 giorni

Il gatto Rocco è stato estratto vivo da sotto le macerie dopo ben 32 giorni dal tragico terremoto del centro Italia, che ha causato il cedimento della casa in cui viveva con la sua famiglia. La bella notizia sta spopolando nel web.

Terremoto, gatto estratto vivo dopo 32 giorni

Tra le tante storie – a volte tragiche, altre volte positive – raccontate dai luoghi terremotati c’è sicuramente da aggiungere quella del gatto Rocco, che dopo 32 giorni dal terribile sisma è stato miracolosamente estratto vivo dalle macerie.

Un fatto straordinario che ha lasciato senza parole i soccorritori che per primi si sono ritrovati davanti all’animale ancora vivo sotto cumuli di travi di cemento, di pietre e di calcinacci, ma soprattutto dopo così tanto tempo. Ma se ai soccorritori è sembrato un fatto straordinari, ai legittimi proprietari dell’animale è sembrato un dono di Dio, un miracolo che ha dato una nuova vita all’animale.

Inutile dire che le straordinarie immagini del salvataggio dell’animale sono state prontamente registrate ed immortalate dagli uomini dei Vigili del Fuoco, che prestano alacremente la loro opera da quella maledetta notte del 24 agosto scorso, quando un sisma di entità pari a 6.0 della scala Richter ha colpito il centro Italia, procurando 297 morti, centinaia di feriti e migliaia di sfollati.

Intere borghi – come Amatrice, Accumoli, Pescara del Tronto ed Arquata – sono stati quasi del tutto rasi al suolo, aprendo le inevitabili polemiche circa l’effettivo adeguamento sismico degli edifici, soprattutto quelli pubblici, che nonostante i lavoro di messa in sicurezza, sono tutti clamorosamente crollati.

Territori, persone che stentano a riprendersi, anche perchè l’onda sismica continua, anche a causa dell’apertura di nuove faglie nelle zone interessate. Faglie che se prima erano molto in profondità, ora sono state rinvenute dai geologici anche in superficie, cosa che ha allarmato non poco gli addetti ai lavori.

Ed in tutto questo clima di dolore e di incertezza per il futuro di queste zone e dei loro abitanti, ci sono storie come quella di Rocco che riaprono la speranza per chi ha ancora qualche animale sotto le macerie. Come sempre la natura ci insegna che davanti a situazioni di emergenza, sono proprio gli animali a essere i più resilienti, adattandosi a qualsiasi imprevisto. Il gatto era in evidente stato di deperimento e di disidratazione, ma dopo le immediate cure si è ripreso ed ora – assicurano i proprietari – scorazza tra il verde dei giardini come nulla fosse.

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