Tanzania: mamma leonessa allatta un cucciolo di leopardo

Quanto avvenuto in Tanzania è un evento più unico che raro: una leonessa è stata fotografata mentre allattava un piccolo di leopardo. È la prima volta che un caso del genere viene documentato tra animali allo stato selvatico.

Tanzania: mamma leonessa allatta un cucciolo di leopardo

Una leonessa che allatta un cucciolo di leopardo? Fino ad oggi sembrava impossibile, eppure qualche giorno fa ne è stato documentato il primo caso tra animali selvatici. L’evento assai inusuale è stato immortalato all’intero della Ngorongoro Conservation Area, una zona naturale protetta che si estende nella zona settentrionale della Tanzania.

La strana coppia è stata fotografata da Joop Van Der Linden, un ospite del Ndutu Safari Lodge Hotel. Gli scatti sono stati invece diffusi da Panthera, organizzazione internazionale che si prende cura della conservazione dei grandi felini. Tutto il mondo ha così potuto apprezzare come una leonessa di cinque anni si prendesse cura di un cucciolo di leopardo di circa tre mesi.

A detta degli esperti, quanto avvenuto in Tanzania è senza ombra di dubbio una scena più unica che rara. Evidentemente Nosikitok, questo è il nome della leonessa, ha voluto fare uno strappo alla regola. Solitamente le leonesse non adottano cuccioli altrui, soprattutto se appartenenti ad altre razze di felini predatori e quindi “concorrenti”.

Le ragioni di questo strano comportamento sono alquanto controverse. Per Luke Hunter, presidente di Panthera, la spiegazione sarebbe riconducibile alla particolare situazione della leonessa, felino costantemente monitorato con un collare gps dall’organizzazione governativa KopeLion. Per il dottor Hunter è possibile che la leonessa abbia da poco subito un lutto come la perdita dei suoi cuccioli. In simili circostanze di vulnerabilità, potrebbe aver sentito la necessità di riversare l’istinto materno su di un piccolo di un’altra specie. È quindi un caso del tutto unico: in circostanze ordinarie la leonessa anziché adottarlo lo avrebbe ucciso. Ma in questo particolare momento, il piccolo – seppur di un’altra specie – avrebbe fatto proprio al caso suo. L’età e le dimensioni del baby leopardo sono del tutto analoghe a quelle della propria prole che non ha potuto allevare.

Ad ogni modo il futuro del cucciolo sembra essere difficile se non segnato. Come fatto presente dal dottor Hunter, “è molto improbabile che il branco della leonessa lo accetti. I leoni hanno relazioni sociali molto ricche e complicate in cui i singoli esemplari si riconoscono allo sguardo e dai ruggiti. Sono quindi molto abili nel distinguere i propri cuccioli dagli altri. Se il resto del branco trova il leopardo, è probabile che venga ucciso“. E nel caso in cui il piccolo riuscisse a sopravvivere, una volta adulto l’istinto non lo porterebbe a comportarsi come un leone. Come ricordato dal dott. Hunter, “persino la precoce esposizione alla società dei leoni non sorpasserebbe i milioni di anni di evoluzione che hanno eretto i leopardi a cacciatori estremamente solitari. Sono sicuro che andrebbe così“.

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