Strappati i denti per fare selfie: la triste storia di Boris

La triste vicenda di Boris è anche la storia di tanti lori, che vivono in Thailandia, e a cui vengono strappati i denti per fare le foto con i turisti. Ma sentite cosa è successo a questo piccolo primate.

Strappati i denti per fare selfie: la triste storia di Boris

Non ci abitueremo mai alle cattiverie e ai maltrattamenti che tanti, troppi animali devono subire nel mondo. Questa assurda quanto raccapricciante notizia arriva dalla Thailandia, dove forse non tutti sanno che vive un animale che si chiama lori. 

I lori sono dei primati molto dolci e affettuosi, dallo sguardo tenero che assomigliano a dei piccoli peluche. Insomma, una vera attrazione per le orde di turisti che vanno in quel Paese per passare dei giorni di vacanza. Chi non vorrebbe farsi una fotografia con questo meraviglioso animale?

Il problema sta nel fatto che questi animali possiedono dei denti affilatissimi, dunque un loro morso potrebbe essere molto dannoso per l’ignaro turista o bambino che vorrebbe giocarci. Cosa hanno pensato allora alcuni autoctoni per non scontentare i turisti? C’è una pratica disgustosa quanto crudele, in uso specialmente nelle zone più turistiche del Paese, che è quella di strappare i denti ai lori, in modo che non possano nuocere a nessuno, soprattutto ai turisti che vogliono farsi dei selfie con loro.

 

lori-denti-strappati

Stesso destino è capitato anche al piccolo Boris, il protagonista di questa triste vicenda, che è stato fortunatamente ritrovato in spiaggia da un passante, nella zona balneare e altamente turistica di Chaweng beach, nella bellissima cornice dell’isola di Koh Samui.

L’uomo, mentre stava facendo una rilassante passeggiata sulla spiaggia, si accorse della presenza del piccolo animale, che sembrava morto. Portato immediatamente in un centro di soccorso per animali, il Wildlife Friends Foudation Thailand, ha scoperto che al piccolo non solo gli erano stati strappati i denti, ma gli avevano pure rotto una zampa ed era anche pieno di zecche.

Grazie alle cure del centro di accoglienza Boris si è finalmente ripreso ed è stato affidato a persone che lo riempiono d’amore e di affettuosità, che ci ricordano quanto gli animali vadano rispettati nella loro natura e quanto troppo spesso l’uomo si dimentichi di ciò. Che questa storia diventi anche un monito per i tanti turisti che non sanno cosa sia il rispetto per gli animali e che pur di avere un “selfie” consentono dei maltrattamenti di tale natura.

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