Spara ad un elefante uccidendolo, l’animale cade e lo schiaccia

Un cacciatore rimane vittima di un elefante a cui avevano appena sparato. L'animale colpito a morte si accascia al suolo ma, cadendo, finisce sopra al carnefice uccidendolo col suo peso.

Spara ad un elefante uccidendolo, l’animale cade e lo schiaccia

Un cacciatore sudafricano è morto Venerdì scordo in Zimbabwe quando un elefante, che era stato appena colpito a morte, gli è caduto addosso. Il cacciatore, Theunis Botha, 51 anni, dal Sudafrica, ha guidato i turisti in tour di caccia per più di tre decenni. Venerdì stava guidando un gruppo di cacciatori nei pressi di un villaggio chiamato Gwai nello Zimbabwe occidentale, quando ha incontrato una mandria di elefanti.

Secondo il giornale locale Netwerk24, alcuni animali inziarono a caricare e il signor Botha prese la suo fucile e sparò verso di loro. Ma un elefante riuscì ad avvicinarsi abbastanza da sollevare il signor Botha con la proboscide. Successivamente un altro membro del gruppo sparò all’elefante, uccidendolo. Il portavoce del parco nazionale, Simukai Nyasha, ha riferito al Telegraph che nella caduta l’elefante avrebbe schiacciato Botha.

La caccia di elefanti non è illegale in Zimbabwe se si possiede la licenza, ma la morte del signor Botha ha suscitato la commozione delle persone che non approvano questa pratica, che aprofittano del tragico fatto per ribadire che la caccia ai grandi animali è immorale.

C.J. Prinsloo, un grande cacciatore di “caccia grossa” con sede in Sudafrica, amico di Botha, ha detto di aver postato su Facebook un messaggio per ricordare il suo amico, ma l’ha dovuto subito cancellare dopo essere stato inondato di commenti negativi. “La gente ha scritto che è una buona cosa che sia morto, e questo mi fa arrabbiare“, ha detto in un’intervista telefonica, aggiungendo che Botha lascia vedova sua moglie e orfani cinque figli.

Prinsloo ha anche detto che ogni volta che un elefante viene ucciso da cacciatori con licenza, la sua carne alimenta le persone nelle comunità vicine. Altri difensori della caccia grossa dicono che questa aumenti le entrate del turismo nei paesi in via di sviluppo e può anche aiutare gli sforzi di conservazione aumentando efficacemente il valore della fauna selvatica in modo da scoraggiare il bracconaggio.

Gli oppositori dicono di essere contro l’uccisione di animali selvatici soprattutto perchè, tra le specie cacciate, ci sono anche quelle a rischio di estinzione. Il World Wildlife Fund mette gli elefanti africani come “vulnerabili“, rilevando che 415.000 vivono ora in natura, in un secolo sono diminuiti da cinque milioni a tre milioni.

Secondo il suo sito web, Botha ha offerto safari in Zimbabwe, Mozambico e Sudafrica. Era specializzato nell’uso di cani per la caccia di leopardi e leoni Nella lista di animali cacciati da Botha si trovano babbuini, sciacalli, iene e warthog. Quella di Botha è la seconda morte di un cacciatore di caccia grossa in due mesi. Un altro sudafricano, Scott Van Zyl, è scomparso in aprile; I suoi resti furono poi trovati all’interno di un coccodrillo, ha riferito la BBC.

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