Pesce senza faccia risale dagli abissi austrialini dopo 144 anni

E' stato pescato pochi giorni fa al largo dell'Australia, ma resta un pesce misterioso e le domande sono sempre le stesse. L'ultima apparizione del "pesce senza faccia" risaliva a 144 anni fa.

Pesce senza faccia risale dagli abissi austrialini dopo 144 anni

Era il 1893 quando per la prima volta veniva avvistato il “pesce senza faccia”, sono passati ben 144 anni ed è stato pescato pochi giorni fa al largo dell’Australia. Si tratta di un pesce misterioso, di cui si sa poco o nulla: lungo poco più di 50 cm, è senza occhi, senza naso e senza branchie, la bocca è molto nascosta, queste le motivazioni del nome. Sembra essere un vero enigma degli abissi.

Questo misterioso secondo esemplare è stato pescato a 4km dalle coste di Sydney, in Australia, pochi giorni fa; mentre il primo, avvistato nel 1893, dall’equipaggio della HMS Challenger, in Nuova Papua Guinea. Sembrano essere gli unici due esemplari avvistati nella storia dell’uomo.

La spedizione che lo ha pescato pochi giorni fa era composta da una squadra di ricercatori del Victoria Museum e del Commonwealth Scientific and Industrial Research Organization (CSIRO), di cui hanno fatto parte 27 scienziati e 13 tecnici con l’aggiunta di 20 membri di equipaggio. La spedizione è stata guidata dal dottore Tim O’Hara, esperto in diversità biomarine.

Con 8 km di cavo e una benna, è stato dragato il fondo dell’Oceano e sono state scoperte molte nuove specie di cui, fino ad ora, l’uomo non ne conosceva l’esistenza, si tratta di vermi marini, granchi e altri animali mai visti o classificati prima.
Per quanto riguarda invece il “pesce senza faccia” è stato studiato meglio, scoprendo che la bocca è posta proprio sullo stomaco e quindi, guardandolo di lato, sembra che non la abbia.

Infine, c’è un dato allarmante: insieme a queste nuove specie marine e il “pesce senza faccia” è stata portata in superficie anche una grossa quantità plastica, segno che l’inquinamento è arrivato anche a 10km di profondità. Questi dati sono confermati anche dal ritrovamento di rifiuti nelle profondità della Fossa delle Marianne e dalla sconvolgente notizia che arriva da un’isola sperduta nel sud dell’Oceano Pacifico, l’isola di Henderson, che ha le spiagge invase da rifiuti di plastica.

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