Le 5 malattie più comuni e pericolose nei cani

Esistono numerose malattie che possono colpire i nostri amici a quattro zampe, ma alcune possono essere addirittura fatali. La chiave per evitarle è la prevenzione: la vaccinazione è fondamentale per salvare la vita dei nostri pelosetti!

Le 5 malattie più comuni e pericolose nei cani

Quando decidete di portare in famiglia un cane, è bene che sappiate che sin da cuccioli hanno bisogno di tutta la nostra attenzione, dal momento che sono i più esposti alle malattie.

Conoscere in generale le malattie più comuni nei cani ci aiuta a comprendere meglio la cura e a rilevare rapidamente eventuali segni di malessere. Non dimenticate che la prevenzione è il modo migliore per evitare che il vostro cane soffra di qualche malattia e l’unico modo per evitarle è mediante le vaccinazioni sin dai primi mesi di vita.

Qui di seguito sono elencate le 5 malattie più pericolose per i cani affinché non vi colgano di sorpresa e possiate scoprirle in tempo.

Parvovirosi: è raro che colpisca i cani adulti vaccinati, ma è una delle malattie più comuni nei cuccioli e viene trasmessa oralmente attraverso il cibo, il latte materno, feci o oggetti infetti come le scarpe.
Identificata nel 1978, questa malattia colpisce non solo i cani, ma anche topi, conigli, gatti, maiali e bovini ed è resistente sia a fattori chimici che fisici ed ha sopravvivenza molto elevata nell’ambiente. Inoltre, si insedia nelle cellule di rapida riproduzione, come quelle intestinali, i tessuti del sistema immunitario o i tessuti fetali. Nei casi più gravi può attaccare il muscolo cardiaco, che provoca morte improvvisa.
I sintomi più comuni sono principalmente gastroenterite emorragica, febbre, malessere, vomito schiumoso, diarrea, mancanza di appetito e feci con sangue. Nei casi più gravi, il parvovirus può causare una diminuzione dei globuli bianchi e se il cucciolo ha meno di 3 mesi, questo può subire un’infiammazione del cuore e morire in pochi minuti. In questi casi, è opportuno portare il cucciolo immediatamente dal veterinario, il quale seguirà una serie di trattamenti per combattere la disidratazione, lo squilibrio elettrolitico, il vomito e la diarrea. Il parvovirus non si trasmette agli esseri umani.

Cimurro: si tratta di una malattia altamente contagiosa che colpisce soprattutto i cani giovani non vaccinati, ma anche animali adulti già vaccinati che però non hanno effettuato il richiamo. Il cimurro è una malattia mortale non solo per i cani ma anche per altri animali, come furetti, volpi, visoni e lupi, ed è trasmesso per aria con una grande capacità di permanenza in essa. Prima vengono attaccate le tonsille, poi raggiunge i bronchi ed, infine, il resto dell’organismo in 48 ore. Purtroppo non esiste alcun trattamento efficace, ma il veterinario effettuerà una serie di cure al cane infetto per contrastare gli effetti della malattia, identificata fondamentalmente da sintomi come secrezione nasale, febbre, vomito, diarrea, congiuntivite purulenta, convulsioni, paralisi o disidratazione. Verranno utilizzati gli antibiotici per prevenire le complicazioni, i sedativi per quelli che presentano segni neurologici e vitamine per rafforzare il sistema immunitario. Ecco perché la vaccinazione è fondamentale ed è il modo migliore per prevenire questa malattia.

Rabbia: conosciuta e temuta, la rabbia è una malattia letale e si trasmette attraverso i morsi, in quanto la saliva è l’elemento portatore del virus. In Europa il contagio avviene generalmente da volpi, gatti o cani già malati e, trascorso il periodo di incubazione (dai 15 ai 60 giorni), il cane presenta i primi sintomi, quali disturbi psichici, prostrazione o agitazione, aggressività, paralisi della mandibola e rabbia muta, ossia l’incapacità di abbaiare, fino ad arrivare alla paralisi del diaframma che non lascia scampo all’animale. Una volta diagnosticata la malattia, attraverso l’analisi del tessuto nervoso cerebrale, non esiste alcun trattamento ed è per questo che è fondamentale vaccinare contro la rabbia i nostri amici a quattro zampe quando sono ancora piccoli, poiché una volta infettato il cane si considera condannato a morte. Se una persona viene morsa da un cane, è opportuno lavare la ferita con acqua e sapone e contattare un centro di salute che somministrerà il vaccino adeguato.

Leptospirosi: è una patologia batterica che può trasmettersi da animale a umano. Questo gruppo di batteri attacca soprattutto i roditori, come i topi di fogna, e i porcospini che eliminano le leptospirosi tramite l’urina. Una volta eliminati, questi batteri hanno bisogno di un ambiente umido per sopravvivere (pozze, fiumi, stagni). Il contagio avviene quando il batterio penetra nell’animale attraverso la mucosa nasale, orale, congiuntivale o attraverso la pelle che presenta qualche tipo di ferita, per poi raggiungere il flusso sanguigno fino ad arrivare ai vari organi e tessuti. La principale via di trasmissione della leptospirosi tra gli animali è l’acqua o il cibo contaminati con l’urina di altri animali infetti, mentre il contagio con gli umani si verifica quando le persone entrano in contatto con l’acqua, il cibo o le urine contaminate, ma può anche essere trasmessa attraverso il pavimento, se questa superficie è infetta e si ha l’abitudine di camminare a piedi nudi. Molto spesso la leptospirosi canina non mostra sintomi, in altri casi invece possono verificarsi febbre, perdita di appetito, vomito, diarrea (talvolta con presenza di sangue) e urina scura. Se il vostro cane mostra alcuni di questi sintomi, dovete urgentemente recarvi dal veterinario poiché quanto prima si inizia il trattamento adeguato, più possibilità avrà di sopravvivere. Pertanto, è di fondamentale importanza che il cane sia vaccinato anche contro questa fatale malattia.

Ehrlichiosi: è una malattia causata da un parassita della famiglia Rickettsia, trasmessa principalmente dalle zecche di tipo Rhipicephalus sanguineus. Questa patologia è molto grave e quasi sempre porta alla morte se non individuata e trattata precocemente. La malattia non viene trasmessa da tutte le zecche, ma la zecca diventa un vettore di Ehrlichia canis quando ingerisce il sangue di un cane infetto, acquisendo il parassita in forma di larva e trasmettendola ad un cane sano.
La rickettsia responsabile risiede nei globuli bianchi ed il periodo d’incubazione va dai 10 ai 20 giorni dopo la puntura della zecca. L’ehrlichiosi ha una fase iniziale o acuta, che può durare da 4 a 6 settimane, durante la quale si verificano anoressia, febbre intermittente, malessere, secrezione oculare e/o nasale ed epistassi, a cui segue poi una fase cronica.
La diagnosi viene effettuata tramite sintomi clinici e specifiche analisi del sangue, ma a volte può essere anche necessario eseguire un’aspirazione del midollo osseo. Purtroppo non esistono vaccini contro la malattia, il trattamento funziona con antibiotici e costanti prove che rivelano se la malattia è stata curata ed è completamente scomparsa.

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