La genetica ci porta dalla domesticazione dei cani ai disturbi mentali

Uno studio genetico ci porta a comprendere che dei geni che servono a trasformare il lupo in un animale socievole come il cane, sono gli stessi che nell'uomo portano al disturbo compulsivo ossessivo.

La genetica ci porta dalla domesticazione dei cani ai disturbi mentali

La domesticazione del lupo in un cane è una caratteristica genetica che è sempre stata presente nel lupo, ma che soltanto da 15.000 anni viene “sfruttata”, quando l’uomo iniziò ad addomesticare degli animali. Ed é questo il caso, nel quale l’essere umano ha reso un animale molto schivo e selvatico, come il lupo, in un animale socievole e che gli poteva essere utile nelle sue attività, specialmente nella pastorizia.

Grazie a questa elasticità mentale presente nel lupo, quest’ultimo è diventato un animale comunicativo e che ha offerto collaborazione all’uomo per tutte queste migliaia di anni, capace di stabilire un forte legame con l’essere umano. L’uomo, di per sè, si è subito dimostrato affettuoso ed amorevole con il cane, preferendolo ad altri ed ergendolo come suo migliore amico fra gli animali.

La collaborazione fra l’animale (il cane) e l’uomo è stata tanto proficua, tanto da durare fino ai giorni nostri, quando i cani sono diventati preziosi animali da compagnia per numerose migliaia di persone ed hanno assunto compiti sempre più complessi e diversi.

Uno studio riportato sulla rivista “Scientifics Reports” ha portato alla luce un fatto veramente curioso: nel cane e nell’uomo sono presenti cinque geni identici; nel cane questi servono per l’appunto per la sua domesticazione, mentre nell’uomo lo condizionano per dur terribili malattie: il disturbo ossesssivo – compulsivo e l’autismo.

Lo studio era molto più semplice e si basava su un esperimento che doveva coinvolgere i cani per dei test nei quali dovevano aprire dei contenitori con del cibo: due sono apribili facilmente dal cane, mentre il terzo e chiuso e può essere aperto solo con l’aiuto dell’uomo. L’esperimento ha funzionato, perchè i cani che hanno scelto di provare ad aprire i contenitori chiusi in modo ermetico sono corsi dall’uomo per farseli aprire.

Lo studio ha ripreso i 95 cani risultati più socievoli e sondato il loro genoma, mostrando questa caratteristica molto curiosa ed interessante.

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