Il miracolo "canino" di Pasqua: Minù torna a casa dopo tre anni

Un avvenimento temporalmente curioso e particolare quello accaduto a Roma, dove il cane Minù era stato rapito tre anni prima e, proprio nel giorno di Pasqua, ha ritrovato la strada di casa in un modo inaspettato.

Il miracolo "canino" di Pasqua: Minù torna a casa dopo tre anni

L’Oipa della sezione di Roma, un’associazione che si occupa della protezione degli animali abbandonati ed in difficoltà, era stata chiamata perchè un piccolo e povero cane versava in cattive condizioni nei pressi di una casa di Gallicano.

Quando sul posto sono giunti i volontari, ed essi hanno controllato il microchip obbligatorio per tutti i cani, essi hanno avuto una sorpresa incredibile: quel piccolo esemplare femminile di carlino non proveniva dall’entroterra romano, ma dalla lontana provincia di Forlì e Cesena.

Proprio per questo i volontari dell’Oipa si sono mobilitati immediatamente ed hanno fatto delle ricerche, ed è presto emersa una verità che era stata parzialmente intuita dai volontari, anche se cercavano delle conferme. Il fatto che il cane era stato rapito li ha perà lasciati piuttosto stupiti, perché si aspettavano che il cane fosse stato lasciato ad un canile e successivamente adottato da una famiglia dell’hinterland di Roma. Invece il padrone della carlina Minù aveva segnalato nel lontano 2014 la scomparsa del cane dalla propria abitazione di Forlimpopoli, in provincia di Forlì e Cesena, proprio per un sospetto caso di rapimento.

Le guardie volontarie dell’Oipa, proprio per l’inaspettata coincidenza temporale del fatto, si sono dirette in treno a Forlimpopoli partendo da Roma il giorno della vigilia di Pasqua, che, ritrovandosi a Bologna con il proprietario di Minù, hanno riconsegnato il cane ai loro padroni proprio in termpo per il giorno di Pasqua, facendo provare ad essi una gioia del tutto inattesa.

La donna che era invece entrata in possesso del cane Minù nella località di Gallicano nel Lazio, a Roma, dovrà rispondere alle forze dell’ordine ed all’autorità giudiziaria per il reato di ricettazione e di false dichiarazioni rese a dei pubblici ufficiali, in quanto la donna, pur sapendo della storia di questo cane tramite le informazioni del microchip, ha fornito agli ufficiali di polizia un nome diverso da quello di Minù ed ha raccontato diverse bugie sul passato di questo cane.

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