Il 17 novembre è la festa del gatto nero. Ecco 9 curiosità in merito

Il 17 novembre viene festeggiato il “Black cat day”. Da sempre il gatto nero è stato associato agli spiriti maligni e ad eventi particolarmente infausti. Vediamo perché queste credenze continuano ancora oggi a sopravvivere.

Il 17 novembre è la festa del gatto nero. Ecco 9 curiosità in merito

Il 17 novembre ricorre la festa dedicata ad uno degli animali più vituperati dal genere umano: il gatto nero. Il colore nero fa di questo felino un bersaglio di antiche ed infondate credenze popolari, bizzarre superstizioni e associazioni demoniache.

La scelta di celebrare il “Black cat day” in data 17 novembre non è casuale. Il 17 è un numero spesso associato alla sfortuna, e in cifre romane viene scritto come “XVII”. L’anagramma che si può ricavare da questa parola è “VIXI”, ossia “vissi” e ora non ci sono più. La scelta del mese di novembre non è anche qui casuale: il mese è conosciuto per essere spesso freddo e grigio, oltre ad iniziare con Halloween, festa per antonomasia legata ai morti e alle streghe.

Ma vediamo perché l’associazione del gatto nero con la sfortuna e il demonio sembra essere così radicata nelle credenze popolari. In merito si possono elencare nove curiosità che spaziano tra realtà e superstizione:

1) E’ durante il medioevo che il gatto nero comincia ad essere malvisto dagli uomini. Il loro colore veniva associato alle streghe e al demonio, capace di assumere le sembianze feline per portare a termine i suoi poco nobili scopi;

2) Per molti il gatto nero che attraversa la strada è sinonimo di sciagura. In verità questa credenza nasce dal fatto che con la notte il gatto nero risultava essere meno visibile; da qui gli incidenti a cavallo o in carrozza erano decisamente più frequenti che non con i gatti di altri colori;

3) Nei secoli passati i gatti neri venivano imbarcati sulle navi dei pirati, perché grazie anche al loro colore erano più abili a cacciare i topi. Da qui la gente riteneva che gatto nero significasse un evento infausto come una nave dei pirati nelle vicinanze;

4) Nell’Antico Egitto la dea Bastet veniva raffigurata con un corpo di donna e una testa di gatto nero. La figlia di Ra, dio del sole, veniva considerata come protrettrice della famiglia, dei bambini e per assurdo, rispetto a quanto creduto successivamente nel Medioevo, custodiva una forza benefica capace di proteggere dal male;

5) In Italia e in molti altri paesi il gatto nero è sininimo di sfortuna. In Inghilterra e nei paesi asiatici è invece molto amato, oltre ad essere considerato come un vero e proprio portafortuna;

6) Il gatto Bombay è l’unico vero gatto nero “puro”. A questo risultato si è arrivati dopo anni di incroci e mutazioni genetiche, nel tentativo di produrre una vera e propria “pantera da salotto”. In particolare questo tipo di gatto è dotato di un gene recessivo capace di eliminare le striature di colore diverso dal nero;

7) Gli occhi del gatto nero possono essere solo di tre colori: giallo, verde e una sfumatura molto simile all’ambra che prende il nome di “copper cop”;

8) Il gatto nero è diventato simbolo della festa di Halloween proprio per il suo legame con il mondo dei demoni, delle streghe e dei morti;

9) Non tutti rabbrividiscono alla vista di un gatto nero. I bambini sembrano apprezzarli. A conferma di ciò troviamo la famosa canzone dello “Zecchino d’Oro” intitolata “Volevo un gatto nero”.

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