Brasile: isola dei serpenti velenosi, 4000 esemplari invece di turisti

L'isola dei serpenti, al largo della costa di San Paolo, in Brasile, è abitata da quattromila specie di serpenti. Il più pericoloso è il Ferro di lancia dorato.

Brasile: isola dei serpenti velenosi, 4000 esemplari invece di turisti

L’isola brasiliana di Queimada Grande, al largo della costa di San Paolo appare, se vista dall’alto, un favoloso paradiso tropicale. In questo paradiso abita il guardiano del faro e quattromila specie di serpenti velenosi, circa un serpente per metro quadro.

Soprannominata Snake island, ossia isola dei serpenti, è considerata uno dei luoghi più pericolosi del mondo. Ferro di lancia dorato, uno dei serpenti più pericolosi, qui ha trovato il suo habitat naturale. Con il suo veleno può uccidere una persona in meno di un’ora.

C’è chi non sopporta gli animali che strisciano (gli ofidiofobici), ma c’è anche chi ne è attratto ed ama curiosare nell’isola di Queimada. Sono migliaia infatti le persone che si sono addentrate nella vegetazione dell’isola fitta e selvaggia, in cerca di brividi e sensazioni uniche. Arrivare a fine escursione, illesi, soprattutto per coloro che sono inesperti, è una sfida. Ora il governo locale ha chiuso le pericolose visite ai turisti, solo i ricercatori possono averne accesso.

Come in altre situazioni, anche in questo caso ci sono i bracconieri che riescono a sbarcare, catturare e rivendere i rari esemplari dell’isola sul mercato nero, i cui prezzi vanno dai 10 mila ai 30 mila dollari.

A chiudere i serpenti sull’isola pare sia stato l’innalzamento del livello dell’Oceano Atlantico che ha coperto la lingua di terra che collegava Queimada alla terraferma, circa 11 mila anni fa.  Ai rettili non è rimasto altro che adattarsi a quello che sarebbe stato per sempre il loro ambiente. Velocemente sono aumentati di numero e l’isola è diventata tra le più pericolose.

Ad aumentare la loro velenosità è stata la carenza di cibo nell’isola. Molti serpenti hanno iniziato a cacciare uccelli migratori e grosse prede a cui non erano abituati. A volte la fame li ha portati al cannibalismo.

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