Avere un gatto mette a rischio di avere malattie mentali?

Una ricerca londinese ci rassicura, ma non si ha l'assoluta certezza se avere un gatto possa portare a contrarre malattie mentali, perchè il gatto porterebbe con sé dei parassiti con pericolose infezioni.

Avere un gatto mette a rischio di avere malattie mentali?

Alcuni studi di alcuni anni fa coinvolgevano i gatti in un’inquietante scoperta: avere un gatto aumentava la possibilità di contrarre malattie psichiche e mentali.

Questo non perchè il gatto esercitasse sugli esseri umani delle influenze oscure, ma perchè il gatto porta, in rari e determinati casi, il parassita Toxoplasma Gondii, ovvero un portatore della malattia della Toxoplasmosi, una patologia che dà la possibilità, purtroppo, di contrarre sviluppi psichici negativi sulla salute dell’uomo. Questo, più in esteso, porterebbe l’essere umano, che contrae questi disturbi, alla schizofrenia.

La toxoplasmosi, inoltre, avrebbe l’effetto di influire sullo sviluppo dei feti nei primi mesi della gravidanza, nonchè negli anni dell’adolescenza; il gatto, perciò, sembrerebbe imputato di avere molte colpe e questo non farebbe che aumentare le superstizioni e le dicerie che circolano sui gatti.

Invece, alla UCL, una università americana di grande prestigio, i risultati che sono conseguiti allo studio su un gruppo di diciottenni che sono stati a contatto con dei gatti in modo abituale, perchè ci vivono insieme, viene a smentire tutti gli studi che prima sono stati illustrati e ci rassicura sul possedere un gatto a casa nostra: pare che, dai risultati, su 500 persone, non sia stato riscontrato alcun rischio di contrarre la toxoplasmosi.

In ogni caso, i medici della UCL che hanno sviluppato questa ricerca consigliano alle donne che sono nei primi mesi della gravidanza di non occuparsi direttamente della pulizia delle lettiere per gatti, perchè solo in quel luogo si potrebbe nascondere il Toxoplasma Gondii e, di conseguenza, solo in quel caso si potrebbe contrarre la malattia che influirebbe sul nascituro.

Una buona notizia per tutti coloro che posseggono gatti, che possono continuare ad amarli e a coccolarli come hanno sempre fatto finora.

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