Vasco Rossi racconta com’è nata la sua Sally

Un giro in barca, l'incontro con donne bellissime, una chitarra e le parole gettate là, a caso: ne esce un "miracolo", Sally. Nell'attuale edizione di X Factor è stata interpretata magnificamente dalla giovane concorrente, Rita Bellanza, che ha commosso i giudici.

Vasco Rossi racconta com’è nata la sua Sally

Le canzoni “immortali” di Vasco sono davvero molte, divise per periodi della sua vita a cui ciascuno può attingere in base alla sua sensibilità: ci sono testi e musiche atti a provocare, altri a riflettere. Per molti Vasco Rossi è un mito. Attorno a lui, alla sua figura di cantante è nato un vero e proprio movimento di ammiratori. Conoscono vita, morte e miracoli del cantante che da oltre 35 anni ci regala musica e parole. Il cantante di Zocca è un “mito del rock” italiano, inutile nasconderlo, perchè nelle classifiche degli album più venduti è sempre in testa, con estrema facilità riempie stadi come è successo a luglio, quando lo hanno seguito 250 mila persone in una sola volta.

Sono canzoni amate e cantate le sue, a volte anche reinterpretate da svariate persone, l’ultima, e da tutti conosciuta, è Sally. Una giovane concorrente del programma X Factor ha provato a mettersi in gioco con questa canzone nel corso dei Bootcamp del programma. La giovane – Rita Bellanza, 20enne – con la canzone di Vasco voleva convincere i giudici, ma sono bastati pochi minuti per riuscirci, l’interpretazione ha lasciato tutti senza parole, mentre la Maionchi piangeva. Visibilmente commossi anche Manuel Agnelli e Levante. Prima di salire sul palco, la Bellanza ha affermato: “È come se Vasco Rossi avesse scritto la mia storia, non quella di Sally“.

Una delle canzoni simbolo di Vasco Rossi, dunque, è proprio Sally, pubblicata la prima volta nell’album “Nessun pericolo… per te” uscito nel 1996. La storia racconta di una donna, Sallly, convinta di aver commesso troppi errori nella sua vita, di averla sprecata. Sally avrebbe dovuto vivere cercando di avere più passione: “Sally ha patito troppo, Sally ha già visto che cosa ti può crollare addosso, Sally è già stata punita per ogni sua distrazione, debolezza“. Subito dopo il testo di Vasco si capovolge per lasciar spazio alla speranza: “Forse la vita non è stata tutta persa, forse qualcosa s’è salvato, forse davvero non è stato poi tutto sbagliato“. Al Tg1, tempo fa, Vasco ha svelato che Sally un po’ lo rappresenta, è la sua parte femminile.

Vasco racconta nello speciale del Tg 1 di un anno e mezzo fa, di aver scritto Sally durante una vacanza in barca con il suo manager Robelli a Saint Tropez. Durante la tappa in un locale “pieno di donne bellissime, tutte italiane, mi innamoro della prima, poi di una seconda, poi di un’altra ancora. Alla fine ero fuori al locale da solo” risale in barca e con la ricarica ricevuta comincia a scrivere scaricando l’energia su una chitarra: “questo – afferma Vasco – è uno dei segreti dell’arte e della creatività, è tutto sesso sublimato”. L’ha scritta di getto, e ha visto nascere un miracolo. Quando scrive, racconta il cantante, di non partire mai da un titolo, ma da un concetto, spesso non sa nemmeno che cosa dirà, lasciando che le frasi escano fuori da sole, a volte si ferma, non sa come proseguire, poi tutto si appiana e arriva alla fine. Quando “il testo ha un senso – confessa Vasco -, è già un miracolo.

Per chi non conosce bene la storia di come è nata Sally, di chi l’ha scritta a volte confonde l’autore e invece di attribuirla a Vasco l’attribuisce a Fiorella Mannoia. Ma la verità è questa. Tre anni dopo la prima uscita di Sally da parte di Vasco, la cantante romana Fiorella Mannoia l’ha reinterpretata a modo suo, ne è risultato un nuovo successo che è stato incluso nell’album live “Certe piccole voci“. Mannoia l’ha poi riproposta nel suo primo programma tv: “Un, due, tre… Fiorella“.

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