Sia, The Greatest: inno contro l’omofobia, il razzismo e la pedofilia

Una canzone dai molteplici significati, che cerca di diminuire la disuguaglianza e l'intolleranza verso il diverso: un video contro l'omofobia, il razzismo, la pedofilia e molto altro.

Sia, The Greatest: inno contro l’omofobia, il razzismo e la pedofilia

Sia non ne sbaglia una: dopo il tormentone “Cheap Thrills” la cantautrice australiana ha pubblicato “The Greatest”, singolo ideato e cantato in collaborazione di Kendrick Lamar, rapper e paroliere statunitense. Un brano a dir poco monumentale che ha ammaliato tutti dal primo ascolto: la canzone infatti, oltre ad essere ovviamente orecchiabile, ha un significato profondo che va a colpire un po’ tutti.

Oltre al testo e alla sinfonia, quello che ha lasciato a bocca aperta i fans è stato il video ed il suo significato. Protagonista, come spesso accade per le clip di Sia, è Maddie Ziegler, quattordicenne dalle fantastiche capacità espressive e artistiche che viene accompagnata da altri 48 ragazzi che ballano e recitano insieme a lei.

Un numero non casuale che fa nascere le prime idee sul significato del testo e del video che Sia vuole far comprendere a tutti coloro i quali l’ascolteranno. I ballerini sono infatti 49, lo stesso numero di persone rimaste vittime nell’attacco omofobo al Pulse Club di Orlando: questa prima teoria viene avvalorata anche da una delle prime immagini del video quando Maddie compare, dietro il buio ed il grigiore, con il viso colorato dalle sue lacrime che formano delle strisce arcobaleno. Un invito quindi a combattere, a non arrendersi per arrivare a conquistare i propri diritti di uguaglianza con le persone eterosessuali.

Ma questo è solamente uno dei tanti significati del brano “The Greatest”. La canzone sembra essere infatti un inno contro la resa, contro gli aspetti negativi della vita: nonostante si presentino continui ostacoli, la cantante invita tutti a non mollare, a resistere e a combattere per raggiungere ciò che si vuole. Per la presenza dei bambini, e soprattutto per il luogo dove è stata girata la clip, molti hanno pensato che fosse anche una ribellione contro la pedofilia: l’edificio sporco e cupo, e le condizioni in cui si trovano i 49 bambini, avvalorano anche questa teoria. Non bastasse Sia, nel condividere il proprio video sui social, ha aggiunto l’hashtag #weareyourchildren, collegamento non da poco verso la lotta contro i pedofili.

A distanza di quasi due settimane dalla pubblicazione del singolo, si è arrivati alla conclusione che “The Greatest” è un vero e proprio inno contro qualsiasi tipo di disuguaglianza: che si tratti di gay o etero, donna o uomo, persone di colore o bianche, malati o qualsiasi altro modo per cui spesso si viene “ghettizzati”.

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