Possibile Reunion dei Pink Floyd a Glastonbury

Dopo un'intervista all'ex bassista Roger Waters e all'ex batterista Nick Mason, pare che i due siano disposti a riunirsi per l'ultima volta con David Gilmour, lasciando ancora aperto uno spiraglio di speranza nei cuori di milioni di fan.

Possibile Reunion dei Pink Floyd a Glastonbury

Rivederli tutti e tre insieme sul palco è sicuramente il sogno di molti, nonostante la scomparsa nel 2008 del tastierista Richard Wright.

In seguito all’apparizione di Mason e Waters, in occasione della conferenza stampa tenuta al Victoria & Albert museum dove si terrà la mostra “Their Mortal Remains” (https://pinkfloydexhibition.com) dal 13 maggio all’1 ottobre, i giornalisti hanno concentrato parte delle domande sulla possibilità di un’ultima reunion. I due sembrano propensi a seppellire l’ascia di guerra e interrompere l’ormai longevo conflitto, in particolare tra Gilmour e Waters, che ha portato i Pink Floyd alla scissione nel 1985 in seguito all’abbandono del bassista.

Resta tuttavia incerta la posizione di Gilmour, che sembra indeciso se continuare la sua carriera solista o ritirarsi dalla scena, nonstante sia affascinato dall’idea di suonare nella suggestiva location di Glastonbury, nel Somerset.

Durante l’intervista, verso la fine, Waters si è rivolto a Mason dicendo: “L’ultima cosa che avevo sentito è che David si è ritirato ma tu lo conosci meglio di me». Il batterista ha poi replicato, «Io sapevo che si è ritirato ma poi sembra abbia smentito, quindi non lo sappiamo”. È quindi inutile dare false speranze agli appassionati della band britannica che non aspettano altro dal 2005, quando i Pink Floyd hanno fatto la loro ultima apparizione sul palco del Live 8 a Londra, in formazione completa.

L’ultimo concerto che ha visto invece Gilmour e Waters insieme è quello del tour solista del bassista all’O2 Arena di Londra, durante il quale hanno suonato “Comfortably Numb”, uno dei loro capolavori.

Nel corso della conferenza Mason ha dichiarato apertamente di essere in pieno disaccordo con il neopresidente degli Stati Uniti Donald Trump e con la sua politica di chiusura delle frontiere, ipotizzando di suonare proprio l’album “The Wall” nelle zone di confine tra il Messico e gli States, dove Trump ha intenzione costruire una barriera. Questa idea resta sulla scia dell’appena concluso tour di Waters, che ha allestito un palco a dir poco maestoso ed incentrato sulla critica verso il magnate americano.

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