Non è uno scherzo, la “Musica da cucina” esiste. Ma vediamo di capire meglio in che cosa consiste.
“Musica da cucina” è un progetto musicale solista tutto italiano ideato circa 10 anni fa da Fabio Bonelli, orginario della Valchiavenna, e che omai sta facendo il giro del mondo.
Nella tranquillità delle montagne della sua valle, Fabio Bonelli ha avuto un’idea geniale: quella di creare musica unendo a chitarra, clarinetto e fisarmonica, ovvero gli strumenti musicali che è in grado di suonare, altri elementi di uso meno comune in ambito musicale (ma che non sono assolutamente da sottovalutare per questo motivo) e facilmente reperibili in qualsiasi cucina.
Stiamo parlando di oggetti molto semplici come piatti, forchette, cucchiai, cucchiaini, coltelli, bicchieri, scolapasta, e chi più ne ha, più ne metta! In fondo, stiamo parlando di strumenti musicali idiofoni… ovvero percussioni prive di membrana.
Alle cose appena elencate, basta aggiungere una loopstation e un po’ di fantasia creativa.
Dunque, come si “costruisce” la “Musica da cucina”?
Una volta che si hanno a disposizione tutte le cose appena scritte sopra, è tutto piuttosto semplice. Basta creare suoni e rumori utilizzando gli oggetti della cucina come bicchieri, posate e quant’altro, assemblarli e registrarli con la loopstation in modo che il risultato abbia la funzione di base su cui suonare gli strumenti musicali più tradizionali.
Quello che nasce mettendo insieme tutti questi elementi è qualcosa di semplice ed elementare e, allo stesso tempo, veramente fantastico!
In questo progetto musicale, molti sono anche i richiami alla natura e alle tradizioni e, dal momento che stiamo parlando di un genere musicale piuttosto minimalista, le location in cui è possibile assistere a concerti e performances della “Musica da cucina” sono fiere, mense, ristoranti, orti pubblici, alternati comunque anche a teatri, gallerie d’arte ed altro ancora.