Infarto per Albano Carrisi, operato d’urgenza

Intervento d’urgenza per il noto cantante pugliese, impegnato a Roma nelle prove del concerto di Natale. Problemi all'aorta gli hanno causato due infarti. Dovrà restare a riposo per qualche settimana

Infarto per Albano Carrisi, operato d’urgenza

Momenti di paura per il noto cantante Albano Carrisi che nella notte tra venerdì e sabato è stato operato d’urgenza per due infarti.

Impegnato per le prove del concerto di Natale presso l’Auditorium di Roma, il cantante di Cellino San Marco ha avuto un primo malore intorno alle 18, ma dopo qualche minuto ha deciso di proseguire. Alle 20 nuovo malore e questa volta Albano si è fatto portare subito in ospedale, dove è stato sottoposto ad un intervento di tre ore, perfettamente riuscito.

In una intervista esclusiva per il settimanale Oggi, il cantante ha raccontato i momenti precedenti il ricovero con i forti dolori al petto che gli avevano fatto pensare a un attacco di reumatismi. Poi il proseguire del malessere lo ha convinto ad andare in ospedale. “Ne ho viste di tempeste nella mia vita, ma questa proprio non me l’aspettavo. Ma ce l’ho fatta anche questa volta”, le parole di sollievo dell’artista.

L’artista ha raccontato anche i dettagli dell’operazione, vissuta in stato di semi-sedazione. “Sentivo tutto quello che dicevano, volevo fare qualche battuta, ma ho preferito stare in silenzio e non distrarre l’equipe medica”, le parole di Albano, che è apparso abbastanza affaticato, ma comunque soddisfatto di aver superato questo brutto momento.

Il cantante, che nell’occasione ha scoperto di avere un’aorta capricciosa, deve restare a riposo per qualche settimana anche se vorrebbe tornare subito operativo, per onorare gli impegni della sua carriera artistica a cominciare dalla preparazione del prossimo Festival di Sanremo, che molto probabilmente lo vedrà tra i partecipanti.

Albano ha anche scherzato sull’episodio e ridendo ha esclamato “Ma tanto è inutile, lassù non mi vogliono. Resto quaggiù!”. Infine un ringraziamento allo Spirito Santo che lo ha protetto, ricordando che se questo episodio fosse successo una settimana fa, durante l’esibizione a Erevan, capitale dell’Armenia, forse oggi non sarebbe qui a raccontarlo.

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