Al Bano con una lettera prova a fermare Kim Jong-un, il dittatore della Corea del Nord

Al Bano: "Non faccia come Hitler, niente guerra e vengo a suonare per lei". Prima di lui, e solo qualche giorno fa, ha provato il senatore Antonio Razzi, ma senza alcun esito.

Al Bano con una lettera prova a fermare Kim Jong-un, il dittatore della Corea del Nord

Sono in molti che vorrebbero far capire cosa è giusto e cosa è sbagliato a Kim Jong-un, distogliendolo dai suoi programmi di guerra, tra questi Albano Carrisi. Ci ha provato Donald Trump, ma forse non ha usato le parole giuste, quelle capaci di convincere il leader nordcoreano ad abbassare le armi, meglio, i missili.

Ma Kim Jong-un non ha ascoltato nemmeno il partner economico cinese e ancor meno i continui e accorati appelli provenienti dalla Corea del Sud. E quante volte papa Francesco e i vescovi nordcoreani hanno chiesto la pace, come “lunica arma più sicura“? come ha affermato monsignor Igino Kim Hee-jung, presidente dei vescovi coreani, parlando dei lanci missilistici.  Fallito anche il tentativo, di qualche giorno fa, da parte del senatore abruzzese Antonio Razzi, che in risposta ha ricevuto solo parole forti contro Donald Trump, suo acerrimo nemico, come lo stesso senatore ha raccontato su rainews.

Ora ci prova Al Bano, con una lettera rivolta a Kim Jong-un pubblicata in esclusiva su Oggi. Al Bano parte con parole ‘affettuose’ come di solito si fa “Carissimo Presidente Kim Jong-un“, e si presenta come artista popolare italiano. 

Continua poi con parole di apprezzamento per le immagini che ci arrivano dalla Corea del Nord e che mostrano un leader molto amato dalla gente.  Quindi, Al Bano, va al dunque e senza mezze parole afferma: “Non so quanto questo amore sia sincero, ma so che con il resto dell’umanità lei qualche problema ce l’ha” e nomina il lancio dei missili nel programma nucleare di Kim Jong-un.

La lettera continua: “Se, invece che lanciarli in mare assieme ai suoi missili, lei destinasse tutti quei soldi a chi soffre, sono certo che diventerebbe un Imperatore del Bene, e il suo nome sarebbe ricordato per sempre per un’eredità positiva lasciata all’umanità intera…”. Il cantante di Cellino San Marco ricorda che i libri di storia sono pieni di “uomini che avevano il mondo in mano e che invece hanno deciso di far scoppiare il mondo nelle loro mani” e cita Adolf Hitler, Benito Mussolini, Saddam Hussein, Muammar Gheddafi.

Infine, Al Bano fa un ultimo appello invitando Kim Jong-un ad abbandonare i progetti spaventosi della guerra “e le posso assicurare che per me e molti altri colleghi artisti sarà un piacere venire nel suo Paese a cantare per lei, per celebrarla come promotore di una nuova era di pace“. Riuscirà Al Bano a far evitare la guerra?

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