Le modelle più rotonde gridano “Siamo donne non manichini”

Elisa D'Ospina è riuscita, nonostante qualche chilo di troppo per i canoni della moda, a diventare una modella di grande successo in tutto il mondo. Adesso gira le scuole per testimoniare che è possibile farcela

Le modelle più rotonde gridano “Siamo donne non manichini”

“Siamo donne non siamo manichini” è questo il grido di battaglia di una modella atipica secondo i canoni tradizionali. È noto, infatti, che lo star system, soprattutto, il fashion system propongono un modello di bellezza che vede la donna come eccessivamente magra, il che può generare malattie come bulimia o anoressia nelle giovanissime nel tentativo di raggiungere quel canone di bellezza.

Faceva parte di questo gruppo di donne, Elisa D’Ospina, 30 anni, che nella sua adolescenza non riusciva ad accettare le sue forme più rotonde e quindi a convivere con il suo corpo con serenità. Adesso, invece, Elisa è diventata una modella internazionale con la sua taglia 48 ed i suoi 77 chili, decisamente troppi per i canoni delle passerelle. Eppure, nonostante questo, Elisa si è guadagnata la copertina di Vogue ed ha sfilato per i più grandi stilisti del mondo sulle passerelle più importanti.

È diventata piano piano la vera portabandiera di tutte quelle donne che non rientrano nei canoni di bellezza del fashion style. Elisa ha, infatti, rivendicato la bellezza delle donne a prescindere dalla taglia che queste indossano, la possibilità di poter accedere al mondo della moda e delle passerelle esattamente come le colleghe meno formose.

Adesso Elisa, da indossatrice “plus size” tra le più richieste del mondo, sta appoggiando moltissime campagne pubblicitarie ed associazioni, che si occupano di disordini alimentari nelle donne, incontrando ragazzi di tutte le età nelle scuole per diffondere la sua esperienza personale di successo nonostante qualche chilo in più.

Si tratta di un esempio di vita estremamente positivo, che dimostra come si possa avere successo e, soprattutto, essere felici anche con qualche rotondità in più, specialmente in un periodo in cui sono tanti i casi di disordini alimentari legati ai canoni estetici che vengono trasmessi da riviste, passerelle e trasmissioni televisive. Sicuramente un modello importante per tante ragazze, che, forse, potranno acquisire la consapevolezza del proprio corpo e delle proprie qualità nonostante il verdetto della bilancia.

C’è da augurarsi che il messaggio di questa giovane modella possa essere ascoltato dalle ragazze adolescenti, che sono le più esposte a questo tipo di disordini.

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