La sfilata/evento a Portofino di Dolce e Gabbana

Nella bellissima località italiana di Portofino, gli stilisti Dolce e Gabbana hanno organizzato la loro sfilata di Alta Moda, ispirata quest'anno al mondo delle favole, in particolare alle fate e alle principesse.

La sfilata/evento a Portofino di Dolce e Gabbana

Quest’anno gli stilisti italiani Stefano Dolce e Domenico Gabbana hanno deciso di organizzare la loro blindatissima sfilata di Alta Moda a Portofino, una delle località di mare italiane più conosciute nel mondo. Come sempre si tratta di feste che durano giorni (in questo caso, quattro giorni), caratterizzati dalla presenza di ospiti internazionali e pochissimi giornalisti. Solo ora, alla fine quasi dell’evento, sono stati resi pubblici alcune peculiarità dell’evento.

Per questo evento Dolce e Gabbana hanno messo in passerella abiti leggiadri ed eleganti, ispirati a principesse, fate, geishe, angeli, ancelle e dame, che sembrano usciti direttamente dalle storie di Shakespeare, Omero, Dante e Verdi. In passerella si sono infatti susseguiti kimono, tuniche da principesse, cappotti tempestati di pietre, pellicce da zarina colorate, body di pizzo, gonne di piume di pavone, gonne con strascico, grandi gonne con stampe dei paesaggi di Portofino, abiti decorati con pappagalli e motivi esotici, tubini ricamati, abiti da ballo alla Gattopardo con bustier di paglia o di filigrana, caftani, sandali di seta, gioielli con pietre di grosse dimensioni o angioletti

Gli stilisti hanno dichiarato: Non c’è donna che non abbia desiderato una volta nella vita di essere una principessa o una fata. E poi ci siamo noi e non c’è soddisfazione più grande nel nostro mestiere di poter realizzare qualsiasi cosa. Creatività e fantasia allo stato puro, senza pensare a null’altro”. E poi, relativamente alla scelta della location e alle stampe sugli abiti che celebrano Portofino e l’Italia, hanno aggiunto: È l’omaggio a questa meravigliosa piazzetta e all’Italia tutta. Con la nostra moda vogliamo spiegare agli stranieri che non parliamo solo di gioielli e di abiti, ma di uno stile di vita. Che è artigianalità e monumenti e il mare e la cucina e queste case piccole. A Capri c’erano i babbà e qui le trofie al pesto. Mai uno scenario uguale all’altro. Non è una questione di business, ma di emozioni e di desiderio di raccontare una parte della nostra vita. Dunque benvenuti a casa nostra”.

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