Calvin Klein, accuse shock contro la nuova campagna: "Istiga alla pedofilia"

Ha suscitato forte indignazione e pareri contrastanti la nuova campagna di Calvin Klein, capace di sollevare un uragano di accuse a causa delle immagini proposte: si va dal sessismo alla pedofilia, secondo i detrattori.

Calvin Klein, accuse shock contro la nuova campagna: "Istiga alla pedofilia"

La nuova campagna pubblicitaria “Erotica” di Calvin Klein istiga alla pedofilia, secondo alcuni detrattori. Ma non solo: le accuse si dipanano in un novero di sessimo, volgarità, impudicizia e via discorrendo. In altre parole: riferimenti sessuali politicamente scorretti e sin troppo espliciti.

Ma questa non è certo una novità per il marchio d’alta moda statunitense, che ha fatto della provocazione e dello sfruttamento dell’eros i propri cavalli di battaglia a livello di marketing. Storicamente il brand di Calvin Klein ha sempre fatto discutere per alcune soluzioni pubblicitarie ritenute estreme, perlopiù legate alla sfera sessuale, suggerendo la rottura degli schemi e dei preconcetti della morale.

Ma il sesso non è l’unico punto di scontro per le campagne di CK tra sostenitori ed oppositori del marchio: la campagna “Heroin Chic” promossa da Kate Moss, ad esempio, suscitò un incredibile vespaio di critiche a causa del messaggio subliminale che rischiava di istigare i giovani ad indulgere all’uso di droghe.

Una costante, anche questa, da sempre legata al mondo dell’alta moda in generale, più che a Calvin Klein nello specifico. Ma se c’è chi tace l’ovvio per timore di un ritorno pubblicitario negativo, non è certo questo il caso del celebre brand americano, che per la campagna di questa stagione ha saputo attirare su di sé persino accuse di pedofilia, a causa dell’utilizzo di modelle giudicate troppo giovani proposte in maniera decisamente procace.

Tra gli scatti più discussi c’è certamente quello che ritrae la modella Kendall Jenner alle prese con un’arancia tagliata a metà, la cui sezione interna richiama palesemente le sembianze di una vagina. Il tutto condito da un esplicito incitamento testuale a, letteralmente, “mangiarla“.

Insomma, anche in quest’occasione Calvin Klein ha voluto tenere fede al suo nome, ed offrire al mondo una campagna pubblicitaria costellata di provocazioni che urtano decisamente la morale comune per come siamo abituati a concepirla. Ma è anche questo ad avere fatto la sua immensa fortuna.

 

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