Yotaphone 2: scheda tecnica e recensione

Diamo uno sguardo approfondito allo Yotaphone 2, uno smartphone di fascia alta, con doppio display, che se fosse supportato da una campagna pubblicitaria adeguata darebbe certamente filo da torcere ai big della scena tecnologica mobile

Yotaphone 2: scheda tecnica e recensione

Colpisce a prima vista e ci si aspetta di leggere nomi importanti sulla sua scocca. Quando poi si scorge la scritta Yotaphone 2, si resta un po’ perplessi ma è giunta l’ora di varcare i confini marcati dai big della scena tecnologica mobile, come Samsung, Apple, Lg e Motorola, per passare alla scoperta di device davvero molto validi e che se fossero coadiuvati da una migliore campagna di lancio sarebbero senza alcun dubbio al top delle classifiche, dando filo da torcere all’iPhone 6, al Galaxy Note 4, al LG G3, al Motorola Nexus 6, tutti device di fascia alta che hanno richiamato su di sé l’attenzione nel corso del 2014.

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Vediamo ora, in modo più approfondito, le caratteristiche di questo futuristico smartphone, che trae spunto dai device di qualche anno fa dotati di doppio display, rivisitando in modo geniale questa feature che potrebbe davvero tornare utile in molte occasioni.

Scheda Tecnica dello Yotaphone 2

Prima di scoprire le funzionalità dello Yotaphone 2, che illustreremo più avanti nella recensione, diamo uno sguardo alla scheda tecnica del dispositivo, che non lascia nulla al caso e ci lascerà a bocca aperta.

Dimensioni e Peso

Partiamo subito dalle dimensioni di questo Yotaphone che è giunto alla sua seconda edizione con delle dimensioni importanti, pari a 144.9 x 69.4 x 8.95 mm, per un peso complessivo di 145 grammi: un buon compromesso fra smartphone e phablet che probabilmente segnerà molti dei dispositivi attesi nel corso del 2015.

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Sistema operativo, Processore e Memoria

A bordo troviamo la versione 4.4 di Android, denominata Kit Kat. Il processore è un Qualcomm 800 MSM8974 Snapdragon , un quad-core da 2.2 GHz con GPU Adreno 330. Il device è stato dotato di 2 GB di memoria RAM e 32 GB di memoria integrata (purtroppo non espandibile, come al solito, attraverso lo slot microSD fino a 128 GB).

Rete e Connettività

Per quanto riguarda la rete abbiamo un supporto quadribanda GSM/GPRS/EDGE, ed anche WCDMA, DC HSDPA, HSUPA ed LTE. Lo Yotaphone prevede un alloggio sim in formato Nano.

Invece il settore connettività può vantare la presenza del Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac, del Near-Field-Communication, del Bluetooth 4.O con A2DP ed una porta microUSB 2.0. Il tutto viene completato dalla tecnologia di localizzazione assistita A-GPS e Glonass.

I display

Questo aspetto merita un approfondimento maggiore, dal momento che lo Yotaphone 2 è dotato di ben 2 display, uno a colori ed uno in gradazioni di grigio, le cui funzionalità saranno illustrate nella recensione più in basso.

Il display principale, la cui diagonale misura 5.0 pollici, è un AMOLED Full HD, con risoluzione da 1080 x 1920, con densità da 442 ppi e 16 milioni di colori, ovviamente di tipo capacitivo e full touch. Il rivestimento esterno del display è assicurato da un vetro Corning Gorilla 3.

Il secondo display, sempre attivo, ha una diagonale di 4.7 pollici ed è realizzato con la tecnologia che caratterizza i principali ebook reader, cioè Electronic Paper con risoluzione pari a 960 x 540 pixel e densità pari a 235 ppi, con una scala di grigi a 16 livelli. Si tratta sempre di un display capacitivo full touch, con il medesimo rivestimento di protezione.

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Fotocamere

Il device dispone di una fotocamera posteriore da 8 MP, risoluzione pari a 3264 x 2448 pixel, con Autofocus e flash LED, mentre la camera anteriore è da 2.1 MP. Sarà possibile effettuare video in Full HD a 30 fps, sempre con autofocus.

Sensori

Lo Yotaphone 2 è stato, inoltre, dotato dei principali sensori che ormai caratterizzano quasi tutti i device di fascia alta, fra i quali ricordiamo l’accelerometro, il giroscopio, la bussola, il sensore di prossimità ed il sensore di luminosità ambientale.

Batteria

Infine, la batteria ai polimeri di litio integrata è da 2500 mAh che può essere ricaricata con dispositivi ad induzione.

Recensione dello Yotaphone 2

Partiamo subito dicendo che lo Yotaphone 2 si è presentato subito un device molto interessante, che ha spinto gli addetti del settore a conoscerlo un po’ meglio scoprendo la grande utilità dei due display, ma anche un software che può certamente essere migliorato, nulla che non si possa risolvere, però, con qualche release software. Intimidisce un po’ il prezzo che supera abbondantemente i 500 euro, ben giustificate però dall’innovazione che troviamo a bordo del dispositivo.

Lo Yotaphone 2 mostra subito un assemblaggio davvero ben fatto, con una precisione nei particolari e nel taglio del vetro che lascia piacevolmente sorpresi, sia nella parte frontale che nella cover posteriore. In effetti, il termine cover questa volta non si s’addice molto dal momento che si tratta sempre di un display E-ink oleofobico.

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Molto buona la sensazione del device in mano, sia in termini di finitura materiali (anche se forse il rivestimento oleofobico del vetro posteriore tende a far perdere un po’ di grip), sia in termini di usabilità, grazie alle dimensioni da 5 pollici non eccessive che permetto di raggiungere praticamente ogni parte del display usando una sola mano.

Il display presenta neri assoluti, con colori che mostrano un accenno di saturazione ma con angoli di visione molto buoni. Un piccolo neo di questo display è l’eccessivo riflesso, che potrebbe dare non pochi fastidi all’aperto e sotto luci dirette, con neri che tendono al viola. Tale problema, però, non vi rovinerà certamente la giornata, in quanto potrete girare lo Yotaphone 2 ed utilizzare l’altro display E-Ink curvo che effettua l’esatto mirroring del display principale senza temere confronti sotto il sole.

Il display posteriore può essere utilizzato con gli Yotapanels, delle schermate personalizzabili con alcune informazioni quali ora, calendario, contatti rapidi, widget musicali e così via. Seconda possibilità di utilizzo è quella citata prima, il mirroring dello schermo principale. Infine, potremo scattare uno screen shot del display principale e visualizzarlo in modo permanente sul display secondario come promemoria ad esempio.

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Comparto telefonico decisamente nella media, sia in chiamata che in ricezione. La parte audio è molto buona, supportata da due speaker che sono ubicati nella cornice inferiore e che non vengono dunque attutiti quando il device è poggiato sulla scrivania.

L’uso quotidiano è sorprendente anche se il device soffre di alcuni piccoli bug che però verranno certamente risolti con i prossimi aggiornamenti. L’uso del display secondario permette di consumare davvero poca energia, circa il 2% all’ora. Un piccolo neo riguarda la gestione dello Yota Privacy che permette di bloccare lo schermo posteriore mentre siamo in conversazione, per non consentire agli altri la lettura delle proprie notifiche.

Le performance sono buone, con un’ottima reattività e fluidità sia nella gestione delle applicazioni che del browser che carica velocemente le pagine. Il comparto gaming offre buone prestazioni supportate dall’Adreno 330. Settore foto e video nella norma, bisogna infatti dire che non sono certamente il punto di forza del device, che punto tutto sul doppio display.

La batteria, nonostante la presenza dei due display, in una giornata tipica di stress ed uso intensivo, giunge tranquillamente fino a sera, anche se probabilmente una batteria più capiente non sarebbe stata poi una cattiva idea. Esiste però lo Yota energy che permette di gestire il profilo energetico in modo estremamente personalizzabile.

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