Xiaomi Redmi 4a: ottimo smartphone multimediale low cost ma di qualità

La cinese Xiaomi, etichettata - a ragione - come la Apple d'Oriente, ha da poco avviato la commercializzazione di un interessante smartphone di fascia media, lo Xiaomi Redmi 4a, che offre il miglior hardware multimediale sotto i 100 euro.

Xiaomi Redmi 4a: ottimo smartphone multimediale low cost ma di qualità

Xiaomi, più volte definita – per ricercatezza e innovazione – la Apple d’Oriente, attraversa un leggero momento di flessione, a causa del quale, in patria (Cina), è stata scavalcata – per volumi di vendita – dalla rivale Huawei. Ciò nonostante, la società diretta da Hugo Barra continua ad innovare (anche) con eccellenti smartphone, sovente offerti a prezzi incredibili: tra questi, è proprio il caso dello Xiaomi Redmi 4a, presentato nel corso del Novembre 2016, e commercializzato a meno di 100 euro.

Xiaomi Redmi 4a è uno smartphone che, pur dotato di una scocca in plastica sottile (139.5 x 70.4 x 8.5 mm) e leggera (131.5 grammi), non offre un’impressione di scarsa qualità. Anzi: la costruzione sembra ottimale e non si avvertono scricchiolii procedendo a minime sollecitazioni. 

La porzione frontale presenta un display LCD da 5 pollici che, grazie all’IPS, offre la sua buona densità di pixel (pari a 294 PPI) in tutte le principali angolazioni: i colori di questo pannello HD sono discreti anche alla luce del sole, grazie al sensore di luminosità che fa bene il suo dovere. Certo, i neri non sono paragonabili a quelli di un più costoso AMOLED. Nella lunetta superiore trova spazio – oltre al già citato sensore di luminosità – anche la fotocamera anteriore da 5 megapixel, dotata di focale a f/2.2 mentre, in quella inferiore, troviamo i pulsanti capacitivi (non retro-illuminati) e, accanto al tasto Home, il led di notifica. 

Sulla back cover, invece, è ospitata la fotocamera posteriore, da 13 megapixel, dotata di Flash LED e implementata con il focale a f/2.2: i video vengono girati in risoluzione 1080p, e le foto supportano lo standard HDR. Unico neo: la scarsa sensibilità del display touch che influisce negativamente sull’attivazione, rallentata, del touch focus. La Radio è FM e l’audio è decisamente nitido, a patto di non poggiare il device su una superficie piana, dacché l’altoparlante è posto proprio nella parte bassa della back cover. 

All’interno della scocca, troviamo un processore a quatto core Qualcomm MSM8917, lo Snapdragon 425, cloccato a 1.4 GHz ed abbinato ad una GPU Adreno 308. Considerando la presenza di un banco di 2 GB di RAM, l’esecuzione delle app è fluida, anche se si notano leggeri ritardi all’inizio ed i giochi più elaborati non girano con i massimi dettagli. Diciamo che, a livello computazionale, lo Xiaomi Redmi 4a è una sorta di…diesel! Lo storage fisico ammonta a 16 GB e può essere arricchito di ulteriori 256 GB, a patto di rinunciare – nello slot dedicato – alla seconda SIM.

Buono il set di connettività, affidato a Wi-Fi 802.11 b/g/n, Bluetooth 4.1 (LE), microUSB v2.0, A-GPS/GLONASS/BDS, e 4G/LTE: purtroppo la connettività ultraveloce di questo device non contempla il supporto alla frequenza 800 MHz, con sommo dispiacere degli utenti Wind. In compenso, la ricezione è molto buona, frutto appunto dell’adozione di una scocca in plastica.

L’autonomia è più che soddisfacente: la batteria (non rimovibile), da 3120 mAh, porta ampiamente sino a sera, e può essere ricaricata in circa 3 ore. Un risultato, evidentemente, ottenuto grazie all’hardware non troppo esigente, e tramite l’adozione di Android Marshmallow 6.0.1, personalizzato con la tipica MIUI 8 che porta in dote, come di consueto, il “Second Space” a supporto al dual SIM (ibrido), per separare vita professionale ed ambito privato.

Cadenzato nelle colorazioni oro ed oro rosa, lo Xiaomi Redmi 4a è disponibile, in commercio, nei principali reseller internazionali, ad un prezzo che – in alcuni casi – può orientarsi persino sugli 89.99 euro

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